Tra 10 giorni è Natale e non ho ancora fatto l’albero né comprato mezzo regalo…OOPS! Al contrario di ciò che potrebbe sembrare, adoro il Natale e impacchettare regali, ma questo clima tropicale mi rende difficile entrare nel mood giusto. Dov’è il freddo? Dov’è la neve?
Con questo pensiero per la testa, mi è tornato in mente quando qualche anno fa un amico mi mandò gli auguri dall’Australia. Era in spiaggia, in costume, con un cappello da Babbo Natale in testa. Ma come? Eh, qui è estate! Ma come? La cosa mi sconvolse. Così mi sono chiesta come si festeggia il Natale nel mondo e ho scoperto che, oltre alle celebrazioni più classiche, esistono moltissime usanze assai particolari e stravaganti, che riflettono culture e tradizioni locali. Eccovi la prima parte.
Natale sotto la neve
Il Natale nei paesi scandinavi è sicuramente il più fiabesco, nonché ciò di cui avrei bisogno per risvegliare il mio spirito natalizio. Quanto vorrei essere in una piccola casetta tutta addobbata e illuminata da piccole lucine, con il camino acceso, mentre fuori la neve cade incessante.
In Finlandia, precisamente in Lapponia, vive Joulupukki = Babbo Natale (letteralmente “capra dello Yule” che nella tradizione pagana, celtica e germanica era la festa del solstizio d’inverno). Babbo Natale vive con Mamma Natale e tanti piccoli aiutanti all’interno di una montagna chiamata Korvatunturi che ha tre orecchie per ascoltare i messaggi che gli arrivano dai bambini di tutto il mondo. L’entrata della montagna è così segreta che nessuno sa dove si trova.
In Norvegia sulla porta d’ingresso viene esposta una ghirlanda, a ogni finestra è appesa una stella, in casa si mettono tulipani e giacinti, e in giardino, come simbolo di buon auspicio, vengono piazzati alcuni fasci di grano e un caprone di paglia.
Il 24 Dicembre è tradizione accendere una candela sulle tombe dei propri cari, e festeggiare con danze tipiche e canti attorno all’albero di Natale.
In Svezia il periodo natalizio inizia il 13 Dicembre quando la figlia maggiore si veste come Santa Lucia indossando una tunica bianca, una cintura rossa, e una coroncina con sette candeline in testa, e porta un vassoio con caffè, latte e biscotti alla famiglia ancora sotto le coperte.
Il modo in cui vengono consegnati i regali è davvero curioso: in svedese regalo di Natale si dice joklappar = colpo di Natale perché fino a poco tempo fa era tradizione bussare con forza chiedendo se nella casa ci fossero bambini buoni; la risposta era ovviamente affermativa e, una volta aperta la porta, il dono veniva gettato a terra e la persona scappava per non essere riconosciuta.
Natale in Occidente
In Europa il Natale ha una forte valenza religiosa e, oltre all’albero, è usanza fare il presepe. In Italia sono celebri quelli artigianali di Napoli le cui statuine rappresentano vip, politici e personaggi dell’attualità. In certi paesi inoltre si dà vita al presepe vivente ricreando interi villaggi di Natale.
In Inghilterra durante la vigilia si incartano regali, infornano biscotti, e si appendono le calze sopra il camino per Father Christmas. Dopo aver scritto la letterina a Babbo Natale, i bambini la gettano nel fuoco così che i loro desideri possano salire su per il camino. Poi la famiglia si riunisce intorno all’albero per raccontare storie natalizie come “A Christmas Carol” o “The Night Before Christmas”.
Il giorno di Natale si mangia tacchino ripieno con mirtilli, il Christmas Pudding o il Christmas Cake, e alle 3 del pomeriggio ci si riunisce tutti davanti alla TV per il rituale discorso della Regina.
In Germania le scuole iniziano a prepararsi alla festa già l’11 Novembre organizzando delle processioni con lanterne costruite dai bambini per illuminare la strada a San Martino. Il 6 Dicembre invece arriva San Nicola a dorso di un mulo, e porta cioccolatini, casette di pan speziato e altri dolcetti.
Nel periodo dell’avvento vengono create delle corone di Avvento utilizzando rami di abete o di pino e quattro candele colorate: ogni domenica si accende una candela, si cantano canzoni natalizie e si mangiano biscotti. Il 24 Dicembre si addobba l’albero e la sera arriva il Christkins = Gesù Bambino.
In Olanda il 6 Dicembre i bambini aspettano l’arrivo di Sinterklaas, un vescovo gentile che indossa abiti rossi e il mitra vescovile. Ogni anno viaggia dalla Spagna ad Amsterdam con il suo cavallo bianco e l’aiutante Zwarte Piet portando un sacco pieno di doni. Sinterklaas è legato alla figura di San Nicola ed è il precursore del più celebre Babbo Natale.
Anche in Francia i festeggiamenti iniziano con l’arrivo di San Nicola. Una delle feste più apprezzate è la Fête des Lumières = Festival delle Luci di Lione, una celebrazione della Vergine Maria dal 6 al 9 Dicembre. Iniziato nel XVII° sec. come semplice illuminazione delle finestre delle case con candele, è diventato un evento spettacolare che attira milioni di turisti.
In Spagna i regali vengono scambiati il 06 Gennaio con la cavalcata de los Reyes: una sfilata di bellissimi carri durante la quale i Re Magi distribuiscono caramelle.
Negli Stati Uniti d’America il Natale si festeggia secondo le tradizioni europee. L’albero di Natale nel Rockefeller Center di New York ne è il simbolo insieme a Santa Claus, apparso per la prima volta con le sembianze che conosciamo oggi nella pubblicità della Coca Cola.
Natale horror
In Austria si addobba la casa, i bambini hanno un calendario dell’avvento e scrivono una letterina a Gesù Bambino, si preparano biscotti e pane speziato, e tradizionali sono i mercatini di Natale. E fin qui, niente di strano. Il 5 o 6 Dicembre però, insieme a San Nicola, arriva il Krampus, un essere demoniaco che minaccia di rapire i bambini che si sono comportati male per divorarli a fine giornata. La prima settimana di Dicembre alcuni ragazzi si vestono come il Krampus, con maschere mostruose e abiti laceri, e sfilano per le città con campanacci, corni e fruste per spaventare i bambini e spingerli a comportarsi bene. Un bel trauma per i poveri piccoli bambini austriaci.
Nei paesi dell’ex Repubblica Jugoslava la Festa della Mamma non si festeggia a Maggio ma pochi giorni prima di Natale, in modo alquanto inusuale e inquietante: due settimane prima di Natale i bambini catturano le loro mamme e le legano a una sedia cantando e chiedendo un riscatto, e le povere mamme ottengono la propria liberazione in cambio di regali. Un’usanza molto poco educativa.
La regione spagnola della Catalogna è famosa per i festeggiamenti poco ortodossi. Nella loro tradizione esistono due strani personaggi: il Caganer e il Caga Tío.
Il Caganer è una statuina del presepe catalano che raffigura un personaggio famoso (del calibro di Obama, Papa Francesco, Kate Middleton e persino Batman) intento a defecare. Rappresenta la fertilità per gli agricoltori e il simbolo della fortuna per i catalani.
Il Caga Tío è un tronchetto di legno con un cappello e un mantello rosso (detta così ricorda Mr. Hankey the Christmas Poo di South Park, in realtà è molto grazioso) che defeca i regali ai bambini che gli cantano la canzoncina “Caga tió, caga torró pel naixement del Nostre Senyor, si no et daré un cop de bastó” = “Caca, tió, caca torrone per la nascita di Nostro Signore, altrimenti ti darò un colpo di bastone”.
Nella seconda parte dell’articolo vi presenterò tanti altri festeggiamenti e usanze provenienti da paesi molto lontani. Quindi, se siete stanchi del solito alberello, del presepe, dell’eterna lotta tra pandoro e panettone, della tombola e del Monopoli, potete prendere spunto da queste tradizioni e proporle alle vostre famiglie per passare un Natale insolito e originale!
2 Comments
Interessantissimo articolo :)
Mi piace leggere le tradizione degli altri Paesi è la forma migliore per poi visitarli e conoscerli veramente.
Grazie!
Grazie Liliana! Tieni d’occhio il sito perché a breve uscirà la seconda parte dell’articolo con tante altre tradizioni ancora più particolari e distanti dalla nostra.