Isole Svalbard

Escursioni alle Svalbard: In bicicletta con Fat Bike Spitsbergen

30/11/2017
Svalbard

Quali escursioni alle Svalbard sono considerate imperdibili? Sicuramente quella in sella a una fatbike, pedalando nel bel mezzo del deserto artico, è stata una delle esperienze più incredibili che potessi fare durante il mio viaggio alle isole Svalbard. Non è necessaria una grande preparazione fisica, ma solo un cuore pronto ad aprirsi a panorami e sensazioni indescrivibili.

Scopri come organizzare un viaggio alle Svalbardcosa fare a Longyearbyen e qualche curiosità su questo arcipelago sotto il Polo Nord, oppure prosegui la lettura.

SvalbardSvalbardEscursioni alle Svalbard: In bicicletta con Fat Bike Spitsbergen

Fat Bike Spistbergen: Timon, la nostra guida alle Svalbard

L’escursione in fatbike è organizzata da Fat Bike Spitsbergen, una piccola agenzia che offre i tour in fatbike più a nord del mondo. Competenza e tanta passione sono le prime cose che saltano all’occhio. Timon, il proprietario, è arrivato alle Svalbard dalla Germania nel 2014 finendo per innamorarsi di questo luogo tanto da decidere di trasferircisi. Ha cominciato a lavorare come guida per le escursioni in slitta con i cani per poi dedicarsi più genericamente all’attività outdoor da freelance.

Timon è la guida che tutti vorrebbero avere al proprio fianco. Gentile, accorto, disponibile, attento ai bisogni e desideri del cliente ma soprattutto molto competente in materia. Ci ha seguito nell’escursione dalla A alla Z, spiegandoci nel dettaglio tutto ciò che riguarda la fatbike e raccontandoci un sacco di curiosità e aneddoti sui luoghi visitati. Sono riuscita a lasciarmi completamente andare, potendo godere del paesaggio che scorreva di fronte ai miei occhi senza preoccupazione alcuna. Sapendo che avevo bisogno di materiale fotografico per il mio blog, ci ha sempre lasciato del tempo per poter scattare fotografie senza fretta. Sicuramente una delle cose da fare più interessanti durante un viaggio alle Isole Svalbard.Adventalen-Fat-Bike-blogSvalbard

Escursione in fatbike alle Svalbard

Il tour in fatbike è guidato perché, a causa della presenza degli orsi, è vietato uscire dalla zona di sicurezza (intorno al centro di Longyearbyen) senza avere con sé un fucile. Quindi non è possibile noleggiare una fatbike per girare in autonomia, ma occorre partecipare ai tour guidati di Fat Bike Spitsbergen con la guida di Timon, armato di fucile e razzi per spaventarli.

Le fatbike, così come il caschetto, vengono forniti da Fat Bike Spitsbergen. Dovrete solo vestirvi in modo tale da non avere freddo ma da poter comunque essere comodi nel movimento dato che si tratta di pedalare. Quindi un abbigliamento tecnico ma sportivo sarebbe l’ideale, magari con materiale traspirante. Infatti si alternano momenti di pedalata a brevi pause per osservare e conoscere i luoghi più particolari. Sarebbe bene quindi evitare che il sudore si ghiacci addosso.

Le fatbike sono biciclette con pneumatici molto ampi e sono utilizzate per percorrere superfici morbide come neve, sterrati o sabbia. Le biciclette in dotazione per il tour sono tra le migliori fatbike in assoluto, le Surly Moonlanders, definite nel sito di Fat Bike Spitsbergen ottime per “pedalare sulla luna e alle Svalbard”.

Alle Svalbard si pedala su strada sterrata, neve e suolo ghiacciato. Questo tipo di tour è sostenibile al cento per cento e non lascia traccia! Ci si muove lenti nella tundra artica al solo rumore delle gomme sul terreno e del respiro che in alcuni tratti si fa più affannoso.

SvalbardAdventalen-11-blogI tour in fatbike alle Svalbard

I tour proposti si suddividono in estivi, da Giugno a Ottobre, e invernali, da Dicembre fino ad Aprile. Ci sono varie difficoltà e lunghezze, quindi non sarà difficile trovare quello che fa maggiormente al tuo caso.

In inverno non c’è un itinerario fisso, ma varia in base alle condizioni meteo. Sarà infatti Timon, di volta in volta, a scegliere il percorso migliore e in sicurezza. Questo tour si chiama “Fat Bike on Snow”, ha una durata di 4 ore e costa 900 NOK (circa 90€) a persona.

Oltre al tour sulla neve, durante la stagione invernale, viene offerta anche la possibilità di una sauna nel bel mezzo del deserto artico. Come? Si accede a una tenda sauna che viene allestita e spostata di volta in volta e poi ci si raffredda all’esterno, magari gettandosi nelle fredde acque artiche. Roba da coraggiosi.

In estate e autunno i tour in fatbike alle Svalbard sono di più e variano da un’ora e mezza a 4 ore di durata totale.

Il Panorama Tour By Bike (450 NOK) è il più semplice e breve, adatto veramente a tutti e senza necessità di una determinata preparazione fisica. In un’ora e mezza, partendo da Longyearbyen, si percorre la vecchia strada sterrata che porta verso l’aeroporto, una delle principali in passato.

Bike’n Barbecue in Bear Valley (900 NOK) è uno dei tour più divertenti. Si parte dalla vecchia miniera sopra Longyearbyen e si prosegue sulla Burma Road, una strada solo pedonale e ciclabile che dalla vecchia funivia per il trasporto del carbone arriva alla Miniera 3 e alla zona dell’aeroporto. L’escursione prevede un pranzo davanti al fuoco.

Per i ciclisti più navigati esiste un tour ancora più avventuroso, il Bike’n Bear Valley (850 NOK), che da Longyearbyen arriva fino alla Valle degli Orsi. Qui le strade sono più accidentate ed è possibile sperimentare vari dislivelli per divertirsi un po’ con la fatbike.

SvalbardSvalbardIn fatbike nel deserto artico: La valle di Endalen tra la tundra e le montagne

Il tour che abbiamo scelto, Biking to Endalen (850 NOK a testa), è uno di quelli che dura circa 4 ore e che richiede solo un minimo sforzo fisico (ci sono riuscita io che non sono una grande sportiva).

Il percorso si snoda a tratti lungo la strada sterrata e a tratti lungo il letto del fiume, fino ad arrivare alla Miniera 5. Lasciamo Longyearbyen e cominciamo a prendere confidenza con il mezzo fino ad arrivare al famoso cartello degli orsi. Da qui comincia la vera e propria avventura, pedalando sul fiordo ghiacciato (in autunno inoltrato) in completa solitudine.

Siamo nella zona di Adventalen, dove si incontra l’Artico vero, selvaggio e disabitato. La tundra con i suoi colori, il permafrost e le montagne che si riflettono nel fiordo. La presenza dell’uomo si racconta solo nelle due miniere 5 e 6 non più attive e nella 7, posta alla fine della strada sterrata, che è l’unica attiva ad oggi. Il ghiaccio copriva alcune zone del fiordo e abbiamo anche avuto modo di vedere il permafrost tra uno strato di terra e l’altro.

Pedalando passiamo di fianco al Lago Isdammen, un lago d’acqua dolce che fornisce l’acqua potabile alla città di Longyearbyen. La sensazione di libertà ci accarezza il volto e il cuore, grazie anche alla nostra velocità che ci permette di apprezzare ogni pedalata da cima a fondo.

Adventalen-3-blogAdventalen-4-blogAlcuni bip risuonano ripetutamente nell’aria. Non capiamo subito cosa abbiamo di fronte. È Tim a spiegarci che si tratta di una stazione di ricerca scientifica per l’aurora boreale fondata nel 1978 e gestita dall’Università delle Svalbard. Gli studenti di questa università possono frequentare corsi come “le tempeste solari e le aurore boreali” ed esercitarsi nell’osservazione e nello studio del fenomeno.

Proprio alle spalle di questa stazione di ricerca ci siamo presi una pausa. Il sole era basso sull’orizzonte e i colori delle montagne le facevano sembrare dipinte. Seduti vicino ai rottami di un relitto aereo della Seconda Guerra Mondiale, Tim ci raccontava aneddoti sulla storia alle Isole Svalbard. Il rottame è quello di un aereo metereologico tedesco abbattuto durante il secondo conflitto mondiale. L’arcipelago fu infatti utilizzato dalla Germania come base per raccogliere dati meteorologici a scopo militare.

Proseguiamo poi la pedalata fino alla Miniera 5, creata nel 1956 e attiva fino al 1972. Questo edificio è in stato di abbandono, ma è stato trasformato di recente in un’installazione artistica con luci e giochi di colore. La storia dell’arcipelago delle Svalbard è racchiusa anche dentro questi edifici ormai fatiscenti.

Adventalen-7-blogAdventalen-blog-2SvalbardPer saperne di più sulle Svalbard consulta anche il sito dell’ente del turismo Visit Svalbard

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