Italia

Due giorni a Calci: Tra natura, arte, tradizioni e presepi

15/12/2017

Ad appena 10 km da Pisa e 20 km da Lucca, nell’anfiteatro chiamato Val Graziosa ai piedi del Monte Pisano, si trova il comune di Calci. Nonostante la vicinanza, ci ero stata soltanto una volta tantissimi anni fa in gita in prima media, ma l’avevo inserito nella lista di luoghi da visitare nei miei weekend fuori porta. Così ho accettato molto volentieri l’invito a partecipare all’iniziativa “Due giorni con i Travel Blogger: a Calci tra artigianato, tradizioni, storia e natura” organizzata da Patrizia Scaglia e Silvia Battaglini, che si occupano di comunicazione per il Museo di Storia Naturale, in collaborazione con il Comune e alcune delle tante associazioni che operano sul territorio.

Come da programma, abbiamo trascorso un fine settimana immersi nella natura, tra boschi di castagni e uliveti, scoprendo le secolari bellezze storico-artistiche di Calci e le sempre apprezzate tradizioni culinarie locali.

Calci Certosa 01Due giorni a Calci: Tra natura, arte, tradizioni e presepi

Nicosia e “Il presepio che cresce”

Dopo essere stati accolti dal giovane sindaco Massimiliano Ghimenti, ci siamo diretti alla periferia di Calci, dove abbiamo incontrato l’associazione Nicosia Nostra, nata nel 2004 con l’intento di tutelare e valorizzare il complesso di Nicosia.

Salendo una ripida stradina costeggiata dagli ulivi, abbiamo raggiunto il Convento di Nicosia, che purtroppo oggi versa in stato di abbandono, a eccezione della piccola Chiesa di sant’Agostino.

Calci Nicosia 01Uno degli obiettivi più importanti dell’associazione è quello di ristabilire il legame storico, culturale e affettivo che esisteva tra il convento e gli abitanti della zona, recuperando documenti e testimonianze per raccontare questo luogo attraverso le tante storie di chi lo ha vissuto. Una delle storie più curiose è sicuramente quella del pittore tedesco Ernest Verner, ospitato dai francescani, che aveva come animale domestico una leonessa di nome Sciù-Sciù. Gli anziani del paese ricordano che ogni tanto si sentiva il ruggito echeggiare nell’aria, e i bambini venivano portati a vederla come se fosse allo zoo.

Calci Nicosia 04Il Convento di Nicosia è stato fondato nel 1268 da Ugo da Fagiano, Pisano doc che, di ritorno dalla capitale dell’Isola di Cipro, decise di sanare questa zona infestata da briganti e donne di malaffare, ribattezzandola Nicosia in ricordo del suo viaggio.

Nacque come convento agostiniano, in cui vigeva quindi la regola di Sant’Agostino della clausura: due croci, una in marmo bianco e l’altra in ferro battuto, segnano il confine dell’area in cui i frati potevano fare le loro passeggiate.
Nell’800 invece fu affidato ai frati della riforma di San Francesco, che avevano un approccio molto aperto con la popolazione, facevano la questua, organizzavano feste, e durante la guerra offrirono rifugio agli sfollati.
Nel anni ’70 però anche gli ultimi frati se ne sono andati, lasciando questo luogo incustodito, preda di vandali, ladri e persino messe nere.

Calci Nicosia 02I nove soci fondatori dell’associazione Nicosia Nostra hanno cercato di dargli nuova vita attraverso manifestazioni culturali organizzate in collaborazione con le amministrazioni comunali. Ogni primavera si svolge “Le camelie del chiostro” per celebrare la fioritura delle due piante di camelia secolari che crescono nel chiostro del convento, e in occasione della 10° edizione è nata l’iniziativa “Abbracciamo Nicosia” durante la quale più di 1200 persone hanno creato una catena umana di un chilometro che ha abbracciato il Convento S. Agostino di Nicosia. Gli stessi organizzatori non speravano in una partecipazione tanto sentita, ed è stato commovente vedere così tante persone tenersi per mano per sostenere la loro causa.

Calci Nicosia 03Inoltre dal 1999, all’interno della Chiesa di sant’Agostino, viene allestito “Il presepio che cresce” a cui ogni anno si aggiunge un personaggio simbolo di un brano del Vangelo, un evento o una celebrazione ricorsa nell’anno. Una vera opera in evoluzione in cui ogni minimo particolare è realizzato a mano, e che ogni anno va a occupare sempre più aree della piccola chiesa. Durante la nostra visita i lavori di allestimento erano appena iniziati, ma dal 25 Dicembre al 7 Gennaio sarà possibile ammirare il presepe al completo.

Calci Nicosia 05Calci Nicosia 06Pausa pranzo da monaco certosino

Ho sempre pensato che i monaci seguissero una dieta molto austera a base di “pane e pazienza”, ma mi sono dovuta ricredere. Michele Tozzini della trattoria Il Barrino ci ha accolti con un vero e proprio banchetto imbandito con le pietanze tipiche della tradizione dei monaci: saporitissima pappa al pomodoro, zuppa di cavolo e fagioli, una fetta di Scarpaccia (una specie di torta salata a base di farina e cipolla, senza uova), Frittata 100 uova, ceci e Castagnaccio; il tutto accompagnato dai vini della Fattoria San Vito i cui nomi celebrano la zona: l’ottimo bianco Nicosia e i rossi Verrucano e Cartusia.

E poi la sorpresa finale. Servito in una ingannevole teiera come se fosse una tisana, si trattava invece di un liquore della tradizione dei frati della Certosa di Calci, conosciuto come “ponce dei monaci”, preparato su ricetta originale di Fra Gregorio: caffè infuso, distillato di canna da zucchero, caramello, anice e liquirizia scaldato a 50 gradi…non si può certo dire che i monaci si trattassero male a tavola!

Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci

Nel pomeriggio abbiamo visitato la Certosa Monumentale di Calci, biglietto da visita della città. È stata la sesta e ultima Certosa della Toscana, ma è la terza per dimensioni in Italia.

Calci Certosa 02Calci Certosa 03Trovarsi al suo cospetto, di fronte all’immensa facciata in stile Barocco, è sicuramente di forte impatto, ma è varcando la soglia che si resta a bocca aperta. Dai pavimenti prospettici il cui disegno cambia a seconda del punto di vista da cui si guarda, alle pareti e i soffitti riccamente affrescati, ogni angolo è un tripudio di forme e colori.

Calci Certosa 04Calci Certosa 07Originariamente la valle di Calci era detta “buia”, ma fu rinominata Val Graziosa (piena di grazia) proprio in seguito alla fondazione del complesso monastico, avvenuta nel 1366 da una famiglia di certosini.

Nel 1972 i pochi monaci rimasti lasciarono la Certosa, che divenne Museo Nazionale, mentre nel 1979 la parte occidentale del complesso fu concessa all’Università di Pisa che vi fondò il Museo di Storia Naturale.

Calci Certosa 05Calci Certosa 06Calci Certosa 08Durante la visita del Museo Nazionale, guidati dal custode Claudio, abbiamo attraversato lunghi corridoi, piccoli chioschi, il grande refettorio per i pranzi domenicali, cappelle sfarzose e scarni appartamenti in cui i certosini conducevano una vita solitaria fatta di rigore e meditazione, e infine l’affascinante antica spezieria in cui si producevano i medicinali.

Dal lunedì al sabato 8:30 – 18:30 (ingresso ogni ora in gruppi accompagnati)
Domenica e festivi 8:30 – 12:30
Ingresso: 5€

Calci Certosa 09Calci Certosa 10Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa

Nello stesso complesso si trova il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, uno dei più antichi musei al mondo.

Nato alla fine del XVI secolo come Wunderkammer (Camera delle meraviglie) del granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici, in cui erano raccolti reperti naturali rari e bizzarri senza un ordine apparente, nel corso dei secoli si è espanso arricchendo le collezioni fino ad arrivare a custodire un patrimonio di enorme valore storico e scientifico in continua crescita.

Calci Museo 01Abbiamo avuto l’onore di visitare il Museo di Storia Naturale con il direttore Roberto Barbuti, che ci ha guidati con contagioso entusiasmo tra le sale ricche di diorami, la ricostruzione di una Wunderkammer in stile seicentesco, le vasche dell’Acquario di acqua dolce più grande d’Italia, passando per l’esposizione temporanea “Dinosauri: predatori e prede”, fino alla suggestiva Galleria dei Cetacei (la mia preferita) dove sono esposti oltre trenta scheletri di esemplari che ancora oggi nuotano nei nostri mari, calchi di specie estinte e modelli a grandezza naturale.

Calci Museo 03Calci Museo 02Calci Museo 04 Calci Museo 05Inoltre abbiamo potuto vedere in anteprima una parte del museo ancora in allestimento in cui sarà esposta la collezione di ungulati di Giorgio Barbero, grande appassionato di animali che ha girato il mondo collezionando pelli di animali poi preparate in tassidermia. Ci siamo così trovati in una stanza semibuia completamente piena di cervi, alci, bisonti, alcuni di dimensioni impressionanti, e corna, corna ovunque. Inquietante ma esilarante al tempo stesso, non abbiamo resistito dal scattare una foto ricordo.

Calci Museo Naturale 02In questo periodo poi è possibile visitare lo spazio dedicato ai presepi storici animati Meucci: tre presepi meccanici costruiti dai maestri artigiani calcesani Alberto e Renzo Meucci tra la fine degli anni Quaranta e gli inizi degli anni Sessanta. Dopo aver girato tutta l’Italia ed essere stati esposti persino oltreoceano, finirono riposti per anni all’interno di grandi casse di legno nel fondo di un magazzino; ma nel 2002 sono tornati alla luce grazie alla volontà della figlia di Alberto, e dal 2013 hanno trovato una nuova casa proprio presso il Museo di Storia Naturale.

Calci Presepi Meucci 01Sia i presepi Meucci che “Il presepio che cresce” di Nicosia aderiscono all’iniziativa “Terre di presepi”, che coinvolge oltre 70 presepi toscani: visitando i presepi-magione ti sarà consegnato il “libretto del pellegrino” su cui apporre un timbro per ogni presepe, in una sorta di pellegrinaggio lungo il percorso della via Francigena e la Romea Strata.

Calci Presepi Meucci 02Orario invernale dal 1 Ottobre al 31 Maggio:
Dal lunedì al sabato 9:00 – 19:00
Domenica 9:00 – 20:00

Orario estivo dal 1 Giugno al 30 Settembre:
Tutti i giorni 10:00 – 20:00

Ingresso Esposizioni permanenti: 4€
Ingresso Acquari ed esposizione temporanea “Dinosauri”: 8€
Ingresso cumulativo esposizioni permanenti, Acquari ed esposizione temporanea “Dinosauri”: 11€

La casa di Alberto: una notte in mezzo al bosco

Oltre a dedicarsi alla progettazione di presepi meccanici, Alberto Meucci amava vivere in simbiosi con l’ambiente che lo circondava, tanto che alla fine degli anni Sessanta costruì una casa in mezzo ai boschi della Val Graziosa, nella zona di Santallago.

Calci Alberto 03Calci Alberto 02Per dare una nuova vita a questa graziosa baita in pietra e legno, la figlia Monica ha recentemente deciso di affittarla, e noi abbiamo avuto il piacere di passare la notte tra le calde e accoglienti pareti della Casa di Alberto, tappezzate di oggetti insoliti che raccontano storie di epoche lontane, come i pattini a rotelle in ferro, una fisarmonica sopra il camino, la sedia a dondolo nel salottino, le tazzine da tè piratesche nella vetrinetta…si potrebbe passare un’intera giornata per cercare di cogliere e fotografare ogni dettaglio.

Calci Alberto 01Ideale per passare un weekend romantico ma anche in compagnia di amici, non vedo l’ora di tornarci per vederla in tutte le stagioni dell’anno.
Bellissima circondata dai castagni tinti dai colori autunnali, dev’essere ancora più fiabesca in inverno sommersa dalla neve, ma anche inondata di sole in estate per cercare un po’ di calma e aria fresca lontani dalla calura della città.
E poi affacciandosi dalla grande terrazza, dall’alto dei suoi 800 metri di quota sul Monte Pisano, si gode di uno splendido panorama sull’entroterra, e nei giorni di cielo limpido si vedono persino la Costa Tirrenica fino alla Liguria e le isole.

Calci Alberto 06Una passeggiata con l’Associazione InFestanti

Dopo una ricca colazione con prodotti bio, biscottini vegani e taralli, è arrivato il momento che aspettavo con più curiosità: la passeggiata con l’Associazione InFestanti e l’esperto di piante spontanee Maurizio Gioli, e un pranzo a base di erbe raccolte durante il tragitto.

InFestanti 01Nata nel 2016 con lo scopo di promuovere uno stile di vita sostenibile, l’Associazione InFestanti organizza eventi artistici, rassegne teatrali, corsi di erboristeria e di utilizzo delle spezie, oltre alle passeggiate per riconoscere e raccogliere le erbe spontanee alimentari.

InFestanti 02In pochi chilometri ci siamo imbattuti in tantissimi tipi di piante diverse, alcune commestibili, altre velenose o indigeste, alcune molto comuni anche nelle nostre città, altre decisamente più selvagge e dai nomi insoliti: Tarassaco, Nipitella, Cicerbia, Ombelico di Venere e Pimpinella, per citarne soltanto alcune.

InFestanti 05A fine passeggiata siamo arrivati all’Insetata, un’abitazione colonica ristrutturata e oggi sede dell’Associazione. Qui abbiamo preparato tutti insieme l’antipasto a base di fette di arancia con semi di Girasole, Finocchietto selvatico e Acetosa, seguito da un’ottima minestra di Ortica, Centocchio, Vipitella e Porro selvatico, frittata con Cardo mariano, Melissa e Timo e un’insalata di erbe spontanee miste. Un pranzo ricchissimo preparato con ingredienti offerti spontaneamente dalla natura e raccolti durante una semplice passeggiata.

InFestanti pranzo 01InFestanti pranzo 03Nel pomeriggio siamo tornati in centro per visitare la Pieve di Calci, una delle pievi più belle del romanico pisano e più ricche del circondario, che fino al 1753 era l’unica ad avere la fonte battesimale e quindi attirava tutti coloro che volevano essere battezzati.

Calci Pieve 01Calci Pieve 02Tutt’intorno era stato allestito il Mercatino di Natale organizzato dall’Associazione Artigianato Mestierando, così abbiamo concluso il nostro weekend calcesano girando tra i banchetti di artigiani locali, sorseggiando un bicchiere di vin brulé.

Come arrivare a Calci

È possibile raggiungere Calci sia percorrendo l’Arnaccio che la FI-PI-LI fino all’uscita Navacchio. Da qui basta seguire le indicazioni per Calci e arrivare al Municipio, nel cuore della città.

Se invece viaggi in treno, dalla stazione di Pisa è possibile prendere l’autobus CPT del servizio extraurbano N°160 fino alla fermata in prossimità del Municipio di Calci.

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