Al confine tra la Toscana e il Lazio si trova Il Giardino dei Tarocchi, un parco esoterico di sculture ispirate agli Arcani Maggiori dei Tarocchi, fortemente voluto e realizzato da Niki de Saint Phalle (29 Ottobre 1930 – 21 Maggio 2002) pittrice, scultrice, regista e femminista impegnata franco-statunitense.
Visitare il Giardino dei Tarocchi significa entrare in un mondo magico, una dimensione sospesa tra sogno e realtà, un caleidoscopio di colori sgargianti, pattern geometrici e forme sinuose che stordiscono.
Il parco è stato inaugurato ufficialmente il 15 Maggio 1998, ma ammetto di aver scoperto della sua esistenza solo qualche anno fa. Mai avrei pensato di trovare un luogo simile a poche ore di auto da casa. Così, in un caldo sabato di Agosto, mi sono messa alla guida in direzione Grosseto per ammirare dal vivo la meraviglia che finora avevo potuto vedere soltanto in foto.
Il Giardino dei Tarocchi si estende su un terreno di 2 ettari sul versante meridionale della collina di Garavicchio, a Capalbio; già dalla strada è possibile scorgere le enormi sculture perfettamente inserite nel paesaggio rurale della Maremma toscana, in uno splendido connubio fra arte, natura e spiritualità.
“Io ho deciso di rispettare l’habitat naturale della regione. Il dialogo tra natura e sculture è una parte molto importante del giardino.”

Il Giardino dei Tarocchi: Una dimensione sospesa tra sogno e realtà
Il sogno di Niki de Saint Phalle
Niki de Saint Phalle è un’artista eclettica e visionaria, autrice della variopinta Fontana Stravinsky vicino al Centro Pompidou di Parigi, che ha raggiunto la notorietà grazie alle monumentali e provocatorie Nanas, corpi percorribili e abitabili, come la Hon per il Moderna Museet di Stoccolma che suscitò scalpore in tutto il mondo. Con le sue grandi donne curvilinee, Niki ha saputo rappresentare sia la sacralità che l’erotismo della figura femminile.
Nel 1955 Niki visita la Spagna e scopre l’opera di Antoni Gaudí; il Parc Güell a Barcellona, insieme al Parco dei Mostri di Bomarzo, fa sorgere in lei il desiderio di costruire un suo giardino di sculture basate sulla simbologia delle carte dei Tarocchi.
“Nel 1955 andai a Barcellona e vidi per la prima volta il meraviglioso Parco Güell di Gaudí. Capii che mi ero imbattuta nel mio maestro e nel mio destino: tremavo in tutto il corpo. Sapevo che anche io, un giorno, avrei costruito il mio giardino di gioia, un piccolo angolo di paradiso. Un luogo di incontro tra l’uomo e la natura”.
Anni dopo, riesce a realizzare tale sogno grazie al contributo degli amici Carlo e Nicola Caracciolo, che le mettono a disposizione un terreno nel sud della Toscana.
La creazione del Giardino dei Tarocchi ha impegnato l’artista per oltre venti anni, dal 1979 al 2002; un lavoro lungo e minuzioso, completamente autofinanziato, e costato circa 10 miliardi del vecchio conio.
Insieme a Niki, ha lavorato un’equipe di artisti tra cui Rico Weber, Sepp Imhof, Paul Wiedmer, Dok van Winsen, Pierre Marie e Isabelle Le Jeune, Alan Davie, Marino Karella, Ricardo Menon, Venera Finocchiaro, e ovviamente il marito Jean Tinguely che ha creato alcune mécaniques, assemblaggi meccanici semoventi.
Anche molti abitanti del luogo hanno collaborato alla realizzazione del parco, ad esempio il postino Ugo Celletti che “per primo tracciò dei sentieri in pietra, poi applicò delle reti di filo di ferro sulle costruzioni di ferro che erano state spruzzate di cemento. Tempo dopo Ugo mi chiese di mettere alla prova la sua abilità di rivestire le sculture con tessere di vetro per specchi dimostrandosi un vero poeta in questo tipo di mosaico”.
Il Giardino dei Tarocchi
Una volta lasciata l’auto nel parcheggio sterrato, ti troverai davanti il padiglione d’ingresso realizzato dall’architetto svizzero Mario Botta: una lunga muraglia con un’apertura circolare al centro che rappresenta il passaggio dal mondo reale a quello onirico, come la tana del Bianconiglio che apre ad Alice le porte del Paese delle Meraviglie.
Varcata la soglia, si inizia un percorso iniziatico tra 22 sculture ciclopiche, alte dai 12 ai 15 metri, quasi tutte percorribili e alcune persino abitabili, che rappresentano gli Arcani Maggiori dei Tarocchi.
Le sculture hanno un’anima di acciaio e cemento, e sono rivestite esternamente e internamente da mosaici di specchi, vetri pregiati e ceramiche colorate.
Il primo impatto è impressionate. Attraversato un breve vialetto in mezzo alla macchia, si giunge in una grande piazza sovrastata dalle enormi figure dell’Imperatrice, la Papessa e il Mago. Dalla bocca della Papessa sgorga una cascata di acqua che va a riempire una vasca in cui, in mezzo agli zampilli, svetta la Ruota della Fortuna, scultura meccanica semovente realizzata da Jean Tinguely.
“A me da più sodisfazione di fare qualcosa di bello per gli altri e per me che avere, avere, avere…sempre di più, di più, di più…”
L’Imperatrice, titanica donna curvilinea, è stata per sette anni l’abitazione e l’atelier di Niki. Le pareti al suo interno sono interamente rivestite da migliaia di specchi, e ospita una stanza da letto, un soggiorno, una cucina attrezzata (mimetizzati tra gli specchi ci sono i fornelli, il forno, il frigo…) e il bagno con una bizzarra doccia a forma di serpente.
Le strade che partono dalla piazza percorrono itinerari diversi. Per volontà dell’artista, non sono previste né visite guidate né un percorso prestabilito, in modo da garantire a ogni visitatore la libertà di perdersi in un labirinto psichedelico.
Immersi nella vegetazione si trovano anche le rappresentazioni degli arcani Il Sole, La Luna, Il Papa, La Giustizia, L’Imperatore, l’imponente Torre di Babele, La Morte, Il Diavolo…tutti coloratissimi, dalle forme dilatate e densi di significati simbolici ed esoterici.
Grazie a un QR code rappresentato su un cartello posto all’ingresso, è possibile consultare la mappa interattiva del parco direttamente sullo smartphone, e conoscere la descrizione delle singole opere.
Durante la visita, non dimenticare di osservare ogni dettaglio e di prestare attenzione anche alle strade e i vialetti su cui Niki ha inciso pensieri, citazioni, numeri, ideogrammi, messaggi nascosti che solo un occhio attento e curioso sarà in grado di cogliere.
“Se la vita è un gioco di carte, noi siamo nati senza conoscerne le regole. Dobbiamo giocarcela di volta in volta. Gli artisti, i filosofi, gli alchimisti hanno il compito di decifrare il senso di questo mistero.”
Come raggiungere Il Giardino dei Tarocchi
Il Giardino dei Tarocchi può essere facilmente raggiunto in auto, percorrendo la SS1 Via Aurelia/E80 e prendendo l’uscita Chiarone Scalo/Pescia Fiorentina; dopodiché basta seguire le indicazioni per il parco.
Località Garavicchio
58011 – Pescia Fiorentina, Capalbio (GR)
SS1 Via Aurelia/E80
Esci a Chiarone Scalo/Pescia Fiorentina
Gira a sinistra e prendi Str. Pescia Fiorentina Chiarone
Svolta a sinistra e prendi Str. Garavicchio
Svolta a destra
Se utilizzi Google Maps, ricorda di cercare “Il Giardino dei Tarocchi” e non “Giardino dei Tarocchi” poiché il secondo indica la località, e i due punti si trovano a 50 km di distanza l’uno dall’altro. Ecco le coordinate esatte: 42°25’33.4″N 11°28’00.3″E (clicca per aprire la mappa).
Purtroppo non è possibile raggiungere Il Giardino dei Tarocchi in treno poiché la stazione più vicina è quella di Capalbio, che si trova a circa 10 km di distanza, ma da qui non partono mezzi pubblici per il parco.
Apertura e prezzo
Il Giardino dei Tarocchi è aperto soltanto in certi periodi dell’anno e in fasce orarie ristrette, poiché nei restanti mesi sono necessarie minuziose opere di restauro e mantenimento a cura della fondazione privata Il Giardino dei Tarocchi, costituita da Niki nel 1997 e riconosciuta ufficialmente da parte delle Regione Toscana l’8 Luglio 2002, in seguito alla morte dell’artista avvenuta il 21 Maggio 2002 all’età di 71 anni in California.
Dal 1 Aprile al 15 Ottobre dalle 14:30 alle 19:30
Da Novembre a Marzo dalle 8:00 alle 16:00 (esclusi i sabati e le domeniche festive)
Il parco è chiuso dal 22 Dicembre al 07 Gennaio
Il Giardino dei Tarocchi può essere visitato in un’ora, ma se vuoi leggere la descrizione delle varie sculture, andare a caccia di dettagli nascosti e scattare foto, calcola anche un paio d’ore.
Biglietto intero: 12€
Studenti e over 65 anni: 7€
Per i bambini sotto i 7 anni l’ingresso è gratuito
Il primo sabato di Gennaio, Febbraio, Marzo, Novembre, Dicembre l’ingresso è gratuito dalle 9:00 alle 13:00
Il Giardino dei Tarocchi è un parco pet friendly: sono ammessi cani di qualsiasi taglia, purché tenuti al guinzaglio.
3 Comments
Bellissimo! Ci sono stata pure io un paio d’anni fa, quasi per caso perché ne ignoravo l’esistenza… quante sorprese ci riservano i viaggi!
Ciao Diana, se riesci tornaci perché è un luogo veramente carino per la sua storia e particolarità. Un posto unico in Italia.
Gogo
Uno dei posti più belli dove io sia mai stata!