Islanda

Dieci curiosità sull’Islanda da sapere prima di partire

04/05/2016

So perfettamente che quando parlo dell’Islanda sono di parte, ma non posso farci niente se questa isola subartica mi affascina e stimola la mia curiosità in modo esagerato. Rendiamoci conto che per molti aspetti visitarla è un’esperienza unica, sempre sorprendente e a tratti insolita. Parlando con le persone, mi sono resa conto che in generale si sa poco su questo paese e la sua cultura, tanto che qualcuno crede che sia abitata da orsi e pinguini. Ecco allora dieci curiosità sull’Islanda simpatiche e interessanti che ve ne faranno innamorare ancora prima di partire.

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Islanda Land1. Unica ma…sfatiamo alcuni miti

Dal punto di vista geografico l’Islanda possiede della particolarità che la rendono unica nel suo genere. Si tratta della formazione geologica più giovane della terra, creatasi dal letto dell’Oceano Atlantico solo 25 milioni di anni fa, ed è attraversata dalla faglia che separa la placca Nord Americana da quella Euro Asiatica. Possiede il Vatnajökull, il più grande ghiacciaio d’Europa, e Reykjavik, situata sul 64°08′ N, è la capitale più a Nord del mondo.

Occorre però sfatare alcuni miti che aleggiano su questo paese, forse per la sua vicinanza alla zona artica. Innanzitutto, percorrendo le strade islandesi, non vi imbatterete mai in un orso polare visto che non è il suo habitat naturale. Vero è che nel corso degli anni alcuni orsi, l’ultimo nel 2011, sono riusciti a mettervi piede giungendo dalla Groenlandia a nuoto o traghettati da iceberg che si erano staccati. Ma queste sono rare eventualità, più o meno.

Da un punto di vista strettamente geografico, l’Islanda non fa parte dell’Artico. Quasi la totalità del paese è al di sotto di qualche grado rispetto il Circolo Polare Artico, eccetto il piccolo isolotto di Grimsey che si trova a Nord davanti alla città di Akureyri. In realtà alcuni aspetti tipici delle zone artiche si ritrovano anche nella nostra amata isola, ma questa è una storia che vi racconteremo in modo più approfondito un’altra volta.

2. Più pecore che persone

L’Islanda è il luogo perfetto per tutti coloro che soffrono di demofobia (paura degli spazi affollati). Nei suoi 103.001 km² vivono ad oggi solamente 331.457 persone. Per rendervi conto, provate a immaginare un chilometro quadrato di spazio e ponete al suo interno tre persone. Ecco la densità di popolazione islandese, una delle più basse d’Europa. In pratica ci sono più pecore che abitanti, esattamente il doppio. La presenza umana è piuttosto marginale e la natura è la vera protagonista di quest’isola meravigliosa. Evitando i mesi estivi poi, i più affollati di turisti, potrete godervi cascate, spiagge, pozze termali, ghiacciai e fiordi senza dover scazzottare con il vostro vicino di macchina fotografica. Mi raccomando ricordate che le pecore hanno la precedenza, sempre e comunque.

10 cose islanda 3foto di Einar Örn Sigurdórsson

3. Parenti stretti

Proprio a causa del punto precedente, in Islanda tutti potrebbero essere più o meno imparentati. Così, per risolvere il problema di eventuali incesti, gli islandesi hanno a disposizione uno strumento geniale: una app che in pochi secondi svela i rapporti di parentela tra le persone. Supponiamo che Gudur e Hilma si incontrino in uno dei tanti bar della capitale durante il consueto runtur del sabato sera. Si piacciono, tirano fuori lo smartphone, aprono l’applicazione ÍslendingApp e “scontrano” i due apparecchi l’uno contro l’altro. In un batter d’occhio saltano fuori gli antenati comuni e, nel caso di parentele troppo vicine, scatta un allarme con un messaggio di testo. L’applicazione si basa su un completissimo database che rintraccia la discendenza di tutti gli abitanti, in alcuni casi arrivando fino ai pionieri del nono secolo. Lo slogan è chiaro: “Bump your phone, before you bump in bed”. Direi che non fa una piega.

10 cose islanda 24. To Beer or not to Beer

La questione alcolici in Islanda è particolare e degna di menzione. Ma cominciamo dal principio, esattamente dal 1915, quando il nuovo governo istituì un referendum che proponeva il divieto di tutte le bevande alcoliche. Il 60% degli islandesi votò a favore e cominciò così l’epoca del proibizionismo. L’insolita scelta fu probabilmente dovuta a ragioni di natura patriottica. Gli islandesi infatti associavano l’usanza del bere birra ai danesi, con i quali erano in contrasto per ottenere l’indipendenza. Già nel 1935 però questo divieto si alleggerì e gli alcolici furono reintegrati nella quotidianità islandese, a eccezione della birra che continuò a essere proibita. Solo il primo Marzo 1989, dopo 74 anni, essa tornò a essere legale, e ancora oggi si celebra questo evento con il Bjordagur (Beer Day).

La situazione attuale prevede comunque che gli alcolici di ogni genere siano venduti per l’asporto esclusivamente nei cosiddetti Vínbúðin (licor store), i cui orari di apertura e chiusura mirano a scoraggiare l’acquisto e il consumo delle suddette bevande.

Nei locali gli alcolici si possono consumare senza problemi in qualsiasi orario, ma i costi sono decisamente proibitivi. Non riesco a dimenticare la faccia e lo stupore di un’amica francese quando, in un tranquillo pub del centro di Reykajvik, arrivò a pagare il suo vodka lemon ben 24€. Avete letto bene, 24€. Su questo argomento abbiamo intenzione di scrivere un altro articolo, più specifico e approfondito, ma nel frattempo consiglio a tutti i lettori birrofili in partenza per l’Islanda di bere durante l’orario dell’aperitivo quando molti locali scontano il prezzo delle birre.

10 cose islanda 55. Democrazia, femminismo e fantasia

Spesso penso che l’Islanda “docet” sempre e comunque. Anche dal punto di vista politico ci sono un sacco di motivi per cui apprezzarla e stimarla. Siamo di fronte alla più antica democrazia parlamentare del mondo; infatti già nel 930 gli islandesi potevano vantare un’assemblea generale che si riuniva una volta all’anno nell’ormai famosissimo parco naturale del Þingvellir.

Mettiamoci poi che l’Islanda è essenzialmente un paese “rosa”, il più femminista del pianeta. Nel 1980 fu il primo paese ad avere un presidente donna e un primo ministro donna omosessuale. Non per niente recentemente il Global Gender Gap Index del World Economic Forum ha designato l’isola come la nazione con il minor tasso di diseguaglianze di genere.

Anche i pacifisti e gli hippie hanno un buon motivo per amare l’Islanda. Non c’è esercito, marina militare e neppure la famosa catena McDonald (che ha lasciato nel 2009 a causa degli eccessivi costi dell’importazione di materie prime dovuta alla crisi economica islandese). Ma gli islandesi possono vivere benissimo senza, e io li adoro anche per questo.

freethenipplefoto di Eva Dröfn

6. Solo nomi propri

In Islanda non esistono i cognomi come noi li intendiamo. Si utilizzano piuttosto i patronimici, residuo della cultura vichinga, ottenuti unendo il nome del padre a un suffisso finale diverso per i maschi (son) e le femmine (dòttir). Di conseguenza in una famiglia possiamo avere membri con cognome diverso, per esempio tra fratello e sorella. La mancanza del cognome fa sì che in islandese ci si rivolga alle persone in modo informale, semplicemente con il “tu” e senza usare l’appellativo “signore” o “signora”.

Se vi trovate nell’esigenza di consultare un elenco telefonico, sappiate che troverete gli utenti ordinati in base al nome proprio, seguito poi dal patronimico e dall’indirizzo di residenza. Qui trovate le pagine bianche islandesi per fare qualche prova.

7. La lingua dei vichinghi

In Islanda si parla l’islandese da sempre, ma è stato “ufficializzato” come lingua nazionale solo nel 2011. L’Islenska ha subito pochissime modifiche dalla sua origine ad adesso, e per questo motivo è la lingua più vicina all’antico norreno parlato dai vichinghi. Questo fa sì che gli islandesi, perfino i bambini in età scolare, riescano a leggere e comprendere senza difficoltà le saghe della tradizione letteraria. In Islanda si parla molto bene anche l’inglese, quindi non è necessario conoscere la lingua locale, anche se conoscere la pronuncia dei luoghi da visitare può essere d’aiuto quando si chiedono indicazioni. Il primo step potrebbe essere riuscire a pronunciare correttamente il nome del famoso vulcano che eruttò nel 2010 bloccando per mesi i voli di mezza Europa. E allora pronunciate con noi “Eyjafjallajökull(ɛɪjaˌfjatlaˌjœkʏtl).

Per i più estremi invece consigliamo la parola più lunga in assoluto in islandese: Vaðlaheiðarvegavinnuverkfærageymsluskúraútidyralyklakippuhringur. Vi risparmiamo almeno la fatica di contare le lettere: sono ben 64 di fila.

10 cose islanda 18. Un popolo di scrittori

Gli islandesi hanno un ottimo rapporto con i libri e la letteratura tanto da essere il paese con più libri pubblicati pro capite. Praticamente un islandese su dieci ne ha scritto e pubblicato almeno uno. Lo dicono apertamente pure loro: “ad ganga med bok I maganum”, ossia “ciascuno può dar vita a un libro”.  Durante i mesi di Novembre e Dicembre si pubblicano e si acquistano un sacco di libri per il tradizionale rito natalizio del jólabókaflóð, letteralmente “l’inondazione dei libri per Natale”. Un altro detto islandese dice che “se esiste un argomento, allora deve esserci per forza un libro su di esso“. Direi che lo hanno preso alla lettera. Ma perché scrivono così tanto? Lo scrittore Solvi Bjorn Siggurdsson ritiene che scrivere sia da sempre legato all’identità islandese che, attraverso la letteratura, si è definita nettamente. Nella città di Reykjavik ho notato molte librerie ma, sopratutto, moltissime persone che le affollavano a tutte le ore del giorno e della sera.

9. Non toccate i miei elfi

La questione degli elfi è complessa e delicata. Quasi l’80% della popolazione crede nell’esistenza di queste piccole e tenere creature. Nei più remoti angoli vivrebbero non solo elfi ma anche gnomi, fate, folletti e quant’altro ed è importantissimo non arrecargli danno. Non stupiamoci quindi se per caso venissero interrotti i lavori per realizzare una strada solo perché gli elfi residenti della zona ne sono infastiditi. Beh, è successo. Se siete incuriositi e volete saperne di più, potete iscrivervi alla Elf School di Reykjavik.

10 cose islanda 910. Vichinghi e felici

Secondo il rapporto Mondiale della Felicità (classifica redatta dal Sustainable Development Solutions Network dell’ONU), l’Islanda è il terzo paese più felice al mondo dopo Danimarca e Svizzera. Aurore boreali, sole di mezzanotte, natura perlopiù incontaminata, senso di appartenenza alla propria nazione, euguaglianza di genere, diritti LGBT e molto altro. L’Islanda è un paese felice e quando lo visiterete per la prima volta ve ne renderete conto con i vostri occhi ma, sopratutto, con il vostro cuore.

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Questo articolo fa parte della rubrica Arctic Lover.

Come guidare in auto in Islanda 

Come organizzare un viaggio dalla A alla Z in Islanda 

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28 Comments

  • Reply Meridiano307 04/05/2016 at 12:45

    Credo che questo sia uno dei post più divertenti ed interessanti che abbia mai letto. Vado pazza per le curiosità, di qualsiasi genere esse siano..e voi me ne avete date davvero tante! Quella dei costi delle birre, vorrei tanto fosse una bufala, ma purtroppo so che non è così…vedo già i miei risparmi volarsene via…nuoooo!! Aspetto a gloria i vostri prossimi post sull’Islanda

    • Reply Spiccando il Volo Travel Blog 04/05/2016 at 17:22

      Ciao Meridiano 307, sono molto felice che tu lo abbia trovato interessante e simpatico. Era un articolo che volevo scrivere da tempo e sinceramente, con tutto quello che ho letto ultimamente, ne potevano venire fuori tranquillamente due o tre sull’argomento. Sul tema birra in Islanda parleremo ancora, fornendo consigli e dritte per bere bene. In realtà, durante l’ora dell’aperitivo, si può bere una buona birra islandese a un prezzo onesto. Fai conto che noi nel bar di un famoso ostello in centro a Reykjavik abbiamo speso un 7 euro per una pinta. Direi che ci si può stare. To Beer or not to Beer? To BEER!!

      • Reply Meridiano307 09/05/2016 at 09:52

        Sono curiosissima di leggere il seguito di questa storia :) Ora e sempre To BEER!!

  • Reply Flavia 04/05/2016 at 14:11

    Questo articolo te lo condivido! E’ fatto bene, stuzzica curiosita’, strappa diversi sorrisi e ti fa venire voglia di partire! Brava brava brava!!!

    • Reply Spiccando il Volo Travel Blog 04/05/2016 at 17:18

      Grazie mille Flavia. Mi fa davvero piacere sentire le tue parole perché questo articolo l’ho scritto con il cuore e soprattutto con un grande interesse in primis. Se sono riuscita a incuriosirvi sull’Islanda, non posso che essere felice!

  • Reply Lucrezia & Stefano - In World's Shoes 04/05/2016 at 17:02

    Fantastico! Non ci credo che durante il primo appuntamento devi tirare fuori l’app che ti svela se stai per baciare un tuo prossimo cugino! ahahahah!
    Bellissimo il fatto che credano agli elfi *__* non troppo invece quello di dover pagare un occhio della testa una semplice birra!
    Grazie per questo articolo ricco di interessanti curiosità! :D

    • Reply Spiccando il Volo Travel Blog 06/05/2016 at 16:58

      L’Islanda è affascinante per i paesaggi ma anche a livello culturale. Comunque, con qualche piccolo stratagemma, una buona birra a un prezzo “decente” si riesce a berla. Tra l’altro la produzione birraia islandese è molto molto interessante.

  • Reply Elena C. Joensen 05/05/2016 at 23:02

    Articolo davvero molto interessante, ricco di curiosità che non conoscevo! E cavoli, quell’app potrebbe servire anche ai “cugini” faroesi, anche loro fin troppo imparentati tra loro :) che dire comunque, ottimo scritto per un ottimo blog, continua così!

    • Reply Spiccando il Volo Travel Blog 06/05/2016 at 17:01

      Ciao Elena, grazie mille per i complimenti che ci fanno davvero piacere. Ce la mettiamo tutta. Di curiosità ce ne sarebbero tantissime su questa isola magnifica e magari qualche punto lo approfondiremo ulteriormente. Per la nostra rubrica Arctic Lover ci piacerebbe parlare anche di Far Oer…mi sa proprio che avremo bisogno di sentire la tua voce. :)

  • Reply Patrick 12/05/2016 at 11:57

    Bellissima l’islanda, mi manca molto :)
    Sugli alcolici ricordo benissimo le file per fare acquisti nel weekend. Alle feste private (partecipai a una) ognuno si porta i suoi alcolici da bersi durante la serata… strano!

    bel post, ciao a presto! :)

    • Reply Spiccando il Volo 12/05/2016 at 20:44

      Ciao Patrick, effettivamente i licor store il sabato pomeriggio sono abbastanza affollati ma questo è il modo più economico per i nostri amici islandesi per ubriacarsi in allegria. Prima bevono in casa e poi, già belli inzuppi, escono per il consueto runtur del finesettimana. Comunque le birre islandesi a me sono piaciute moltissime e spero di poterne assaggiare altre durante il prossimo viaggio. :)

  • Reply Lucia 23/01/2017 at 08:36

    Mai stata in Islanda anche se prima o poi mi piacerebbe!
    La app per “scoprire” i parenti è troppo forte!

    • Reply Spiccando il Volo 31/01/2017 at 10:48

      Ciao! Se andrai in Islanda, dopo non potrai più farne a meno. :)

  • Reply Claudia B. Voce del Verbo Partire 23/01/2017 at 11:31

    No vabbè mi sono appena innamorata. Tralasciamo che già da anni ho lì pronto il mio bell’itinerario in Islanda, rimandato per varie ragioni…ma è che ‘sto articolo è proprio il top!
    Una nota più curiosa e particolare dell’altra! Mi sono sperticata dal ridere con alcune…ma sul vulcano mi hai distrutta: cioè, l’ho sempre pronunciato male? Tutti i miei sforzi sulle località, durante la pianificazione, devo quindi già immaginarli vani :-( #maiunagioia.
    A presto,
    Claudia B.

    • Reply Spiccando il Volo 31/01/2017 at 10:50

      Ciao Claudia, grazie mille! L’Islanda è veramente piena di curiosità culturali e riuscire a pronunciare alcuni nomi di luoghi da vedere diventa la sfida del viaggio. I primi giorni mi ostinavo a pronunciare una via a mio modo e la gente continuava a non capirmi. Poi mi hanno detto che “hv” si legge “qv” e mi si è aperto un mondo. :)

  • Reply fea 23/01/2017 at 11:42

    Ecco io già ne ero innamorata e adesso… ho ancora più voglia di partire. Amo la luce e il profumo dell’aria dei paesi del nord. Alcune di queste curiosità non le conoscevo, grazie per averle condivise.. :)

    • Reply Spiccando il Volo 31/01/2017 at 10:51

      Ciao Federica, il Nord lo amo dal profondo e di motivi per visitarlo ce ne sono veramente troppi. E quanti luoghi poi. Speriamo di riuscire a vederli tutti!

  • Reply mariacarla 23/01/2017 at 15:49

    ma che bello questo articolo. curiosità che non conoscevo. visto che sto programmando di andare in islanda farò tesoro dei tuoi consigli ;)

    • Reply Spiccando il Volo 31/01/2017 at 10:51

      Ciao Maria Carla, grazie mille. Se hai bisogno di qualche consiglio, scrivici ovviamente. Oggi pubblichiamo una guida per viaggiare in auto in Islanda!

  • Reply In viaggio con Dorothy 23/01/2017 at 19:24

    E’ nella mia lista… e ultimamente leggo sempre cose che mi stanno facendo scalpitare dalla voglia di andarci! Per le natura incontaminata …gli animali… tu hai aggiunto anche il fatto che ci sono piu pecore che uomini… che mi invoglia ancora di piu! La app per la parentela la trovo geniale ! Dopo aber letto il tuo articolo non alcun dubbio sul fatto che siano al terzo posto in classifics come luogo piu felice!

    • Reply Spiccando il Volo 31/01/2017 at 10:53

      L’Islanda è davvero magica. Ovviamente non è tutto rosa e fiori come a volte ci immaginiamo, ma direi che alcuni aspetti la rendono comunque una meta desiderabile. Il fatto che, in alcune stagioni, ci siano più pecore che esseri umani è davvero una cosa meravigliosa. Ma non andare in Agosto…perché incontrerai solo turisti! :)

  • Reply Girovagandoconstefania 23/01/2017 at 21:26

    Quante curiosità! Davvero insolita l’App ma se la usano deve essere utile per evitare “amori” tra parenti stretti.

    • Reply Spiccando il Volo 31/01/2017 at 10:53

      Gli Islandesi sono davvero geniali. A mali estremi, estremi rimedi.

  • Reply Marina 28/03/2017 at 08:30

    Ho amato tantissimo questa terra e i suoi spazi infiniti e silenziosi, la sua natura selvaggia e forte, ma anche la vivacità della sua capitale! Paesini da fiaba e posti che sembrano irreali.

    • Reply Spiccando il Volo 16/04/2017 at 08:44

      Hai riassunto perfettamente l’Islanda. Una capitale moderna e accogliente che fa da apripista a un paesaggio che ti lascia con il fiato sospeso a ogni chilometro percorso. :)

  • Reply Aritravelplan 01/05/2017 at 15:51

    Ho un ricordo molto bello dell’Irlanda. Pensavo che gli islandesi non avessero alcun rapporto con il mare e invece ho scoperto un’antica tradizione di donne pescatrici. Sono troppo avanti anche in questo, nulla da eccepire.

  • Reply Eric 29/11/2017 at 19:24

    Spero di partire per l’Islanda questa estate,
    Oggi qui nella mia città e un giorno piovoso, così ho deciso di trascorrere questo pomeriggio leggendo qualche articolo relativo all’Islanda, per arrivare preparato al mio viaggio.
    Da buon lettore, mi ha fatto molto piacere scoprire che la lettura e la scrittura hanno un ruolo di rilievo in Islanda.
    Vi ringrazio per questo articolo, molto ben fatto e ricco di dettagli, adesso sono senz’altro ancora più motivato a partire per l’Islanda e credo un “pizzichino” in più in elfi fate e gnomi.

    Eric

    • Reply Spiccando il Volo 30/11/2017 at 22:34

      Ciao Eric,
      ti ringraziamo per i complimenti e siamo felici che le cose che abbiamo scritto ti abbiano incuriosito su questa isoletta perché è proprio il motivo per cui scriviamo. In Islanda i libri sono molto importanti e tra l’altro per Natale c’è il Lólabókaflóð, letteralmente “alluvione di libri per Natale”. Ti lascio un’altra letturina che potrebbe essere interessante: http://www.spiccandoilvolo.com/blog/2016/12/17/natale-in-islanda/
      E spero davvero che tu visiti la mia bella bella isoletta!

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