Italia

Le 5 Terre in un giorno tra il sostenibile e il responsabile

24/05/2016

Le Cinque Terre sono una delle mete più conosciute del nostro paese grazie a un paesaggio unico nel suo genere in cui mare, natura e presenza umana vivono in armonia. Visitarle può essere un’esperienza unica o un vero e proprio incubo. Hai letto bene. Lo dico perché questo territorio è meraviglioso, ma coglierne l’essenza in mezzo alle orde di turisti che lo affollano da Aprile a Ottobre non è cosa semplice. Che tu decida di esplorarle in un giorno soltanto o in più giorni, la questione non cambia. Devi organizzare bene il tuo itinerario e cercare vie di fuga dalle zone più caotiche per goderti quello che è il vero spirito delle Cinque Terre.

Una breve gita di un giorno è possibile (anche se di solito consiglio di dedicare a un luogo il tempo necessario per poterlo comprendere a fondo), andando “oltre” attraverso un viaggio consapevole all’interno delle Cinque Terre. Come farlo? Leggendo questo articolo e seguendo i consigli che ti darò per evitare di comportarsi come il classico turista “mordi e fuggi” che sale e scende dalle navi da crociera.

Cinque Terre Cinque Terre Un territorio da salvaguardare, tra natura e presenza umana

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre si estende per 4200 ettari e comprende il territorio dei cinque borghi di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, oltre che quello di Levanto, e La Spezia. La varietà di paesaggi è la peculiarità di quest’area: scogliere a picco, calette, case colorate affacciate sul mare, santuari, torri di guardia e terrazzamenti per la coltivazione della vite.

Il parco è stato istituito per tutelare questi luoghi che nel 1997 sono stati inseriti dall’UNESCO nella World Heritage List con la motivazione di rappresentare un paesaggio culturale in cui l’uomo ha superato le asperità naturali conciliandosi con esso e senza alterarlo del tutto. Per questo motivo è stato definito “Parco dell’Uomo” ed è facile rendersi conto di come sia caratteristica la presenza dell’uomo in questo territorio, ad esempio nei complessi terrazzamenti realizzati lungo le scoscese collina, che diviene oggi essenziale per preservare un territorio dal degrado paesaggistico conseguente all’abbandono delle attività economiche tradizionali quali l’agricoltura.

Proprio per questo motivo è importante comprendere le conseguenze di un turismo sfrenato e poco responsabile. Ricorda di rispettare l’ambiente naturale e di avere un impatto minimo su di esso. Non creare disturbo agli abitanti residenti con schiamazzi o quant’altro ma sii curioso verso di loro e la loro storia.

Cinque Terre Cinque Terre A piedi, in treno o via mare ma lascia l’automobile a casa!

Un modo sostenibile per visitare le Cinque Terre è quello di utilizzare il trasporto pubblico, molto efficiente in questa tratta, o le proprie gambe. La scelta di una di queste due alternative è la migliore che tu possa fare per rendere la tua breve fuga più agevole possibile e per “violentare” il meno possibile questo territorio spesso inondato da turisti.

Ogni città delle Cinque Terre ha una stazione ferroviaria e i convogli regionali sono abbastanza frequenti durante l’arco della giornata. Solitamente il servizio è garantito anche in caso di sciopero nazionale, proprio per evitare disagi ai numerosi turisti presenti in loco. Il costo delle singole corse è contenuto ma c’è anche la possibilità di acquistare la Cinque Terre Card che include viaggi illimitati sulla tratta La Spezia – Levanto e l’accesso al Sentiero Azzurro. Puoi saperne di più su servizi e tariffe consultando il sito internet del Parco delle Cinque Terre. Dallo scorso 23 Marzo poi si è aggiunto il Cinque Terre Express, detto metropolitana del mare, che garantisce treni ogni 30 minuti durante la settimana e ogni 15 nel weekend.

Cinque Terre Volendo puoi integrare il treno con delle piacevoli camminate lungo il famoso Sentiero Azzurro che in 12 km collega tutti e cinque i borghi. L’accesso a questo sentiero è a pagamento e il costo solitamente varia a seconda del numero di tratti aperti e percorribili. A causa dell’alluvione del 2011, la tratta da Riomaggiore a Corniglia è momentaneamente chiusa e riaprirà nell’Aprile del 2018. Mentre da Corniglia a Monterosso si possono percorrere 6 km a piedi, passando attraverso una radura boschiva che regala una panoramica sulle colorate case di Vernazza.

Un altro modo “particolare” per spostarsi è quello di salire sulle motonavi del Consorzio Marittimo delle Cinque Terre, così da godere di una prospettiva diversa sui borghi. Costeggerete tutto il litorale e arriverete ai paesi direttamente dal mare. Immaginate lo spettacolo di intravedere i colorati edifici tra le onde del mare e poi trovarseli tutti davanti per scattare una fotografia da cartolina.

Cinque Terre Perditi nei borghi, esplora, cammina

Quando scenderai dal treno o dalla motonave, sarai probabilmente immerso in una folta nuvola di turisti che si sposta verso quello che è il “centro” dei borghi. Le stradine principali che vanno dal mare alla stazione ferroviaria sono le più caotiche e pullulano di negozietti e locali dove mangiare cibo tipico. Il consiglio è quello di camminare a caso, perdersi negli stretti vicoli, arrampicarsi su scalinate e intrufolarsi negli angoli meno frequentati per trovare il proprio angolino di paradiso.

Cinque TerreCinque Terre Di tutti e cinque i borghi, quello che ho vissuto meglio e in cui ho respirato un’atmosfera distesa è Corniglia, forse perché è quello più faticoso da raggiungere visti i numerosi scalini che salgono verso l’alto. La maggior parte delle persone si fermava nella piazzetta principale, mentre io ho camminato un po’ più in là per giungere prima a un belvedere poco frequentato, sedendomi sulla spalletta con lo sguardo rivolto al mare, e poi in una piazzetta abitata da un gatto che se la dormiva serenamente. Due signori tedeschi appoggiati al muro e intenti a disegnare una porta verde di legno: questa è Corniglia. Il turismo di massa sembrava lontano e ho deciso di concedermi un po’ più di tempo per godermi quello che nella mia testa era l’autentico stile di vita delle Cinque Terre.

Cinque Terre Cinque TerreConosci la storia, conosci le Cinque Terre

Per riuscire a cogliere l’essenza delle Cinque Terre occorre andare oltre quello che è, a mio parere, lo stereotipo che le caratterizza. Tutti conoscono il profilo dei borghi che si affacciano sul mare e, a giudicare dalle calamite in vendita, questo è forse quello che più si conosce della zona. Ma c’è molto di più. Sto parlando di tutte quelle storie di uomini e donne che raccontano il passato e la tradizione delle Cinque Terre. Torniamo a un’epoca in cui l’attività agricola era la principale risorsa economica e le giornate passavano su quelle colline piene di erba e alberi che adesso accolgono vigne e altre coltivazioni tipiche. Basta guardarsi intorno per capire che cosa erano e cosa sono diventate le Cinque Terre. I muretti a secco di pietra arenaria parlano di quel sudore e quella fatica per creare i ciàn (in dialetto), strisce di terreno coltivabile, e rendere più stabile un territorio che di per sé è fragile dentro.

Cinque Terre Cinque Terre 8E allora penso alle recenti preoccupazioni dell’Ente Parco sull’impatto di un turismo di massa, che nel 2015 ha portato 2 milioni e mezzo di turisti alle Cinque Terre, e le discussioni su come gestire questo ingente flusso di turisti. Non possiamo chiudere gli occhi davanti al fatto che un turismo sostenibile sia l’unica soluzione. La prossima volta che visiterai le Cinque Terre ricordati di queste considerazioni vivendole in modo autentico e “responsabile”. Sii spettatore invisibile e non invasivo a questa meraviglia della natura.

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2 Comments

  • Reply Claudia 24/05/2016 at 21:33

    Sono anni che voglio visitare le Cinque Terre! Salvo tutti i tuoi consigli sul mare e i meravigliosi vicoletti!

    • Reply Spiccando il Volo 27/05/2016 at 14:58

      Anche io non ero mai stata pur non essendo così lontana. Comunque se riesci vai verso fine stagione così te la godi molto molto di più. Bacini

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