L’Islanda è il luogo ideale per un’avventura on the road, una di quelle che ti stupiranno così tanto da volerla ripetere altre mille volte. La formula fly&drive è la scelta migliore per visitare questa terra magica che trasformerà i tanti kilometri percorsi in centinaia di sospiri e millemila fotografie. Che tu ingrani la marcia con un SUV o che tu inforchi una prestante bicicletta, l’Islanda on the road non ti deluderà assolutamente.
Partiamo dal principio e cerchiamo di capire quale sia il mezzo più adatto allo scopo. La bicicletta è senz’altro eccezionale per vivere un viaggio di full-immersion nella natura. Non vi nascondo che l’idea di un cicloviaggio in Islanda (al top dell’ecosostenibilità) ci stuzzica davvero e, con molta probabilità, ne parleremo presto con un avventuriero che ha già tentato l’impresa. Ricordiamoci però che si parla di un territorio in cui il meteo è altamente imprevedibile e, soprattutto, alcune aree sono raggiungibili solo tramite sentieri sterrati, talvolta pieni di cunette per il passaggio delle auto, e un po’ impervi. Insomma, se non siete allenati e preparati a tutto questo forse è meglio evitare.
Durante il nostro viaggio abbiamo percorso chilometri e chilometri in auto e non sono riuscita ad appisolarmi neppure un attimo. Ogni metro di strada meritava uno scatto e suscitava stupore. Ore e ore passate con gli occhi attaccati al finestrino e la fotocamera tra le mani. Non mi era mai capitato di divertirmi e sorprendermi così tanto da non pensare al fatto che soffro il mal d’auto.
Guidare in Islanda significa incrociare pochissime altre automobili, fare attenzione a non perdersi la seguente stazione di servizio perché non se ne vedranno altre per molto tempo, ripetere continuamente “Let’s stop here!”, innamorarsi delle moltissime pecore che si trovano ai lati della strada e pregare affinché non decidano di attraversare proprio in quel momento, eccitarsi salendo con il fuoristrada lungo la cima di un ghiacciaio.
Durante le nostre due settimane islandesi abbiamo viaggiato con due mezzi diversi: inizialmente siamo stati accompagnati da un simpatico pulmino rosso, in dotazione all’associazione SEEDS, guidato dagli ormai espertissimi volontari e fornito di ottimi pneumatici; una volta finito il campo lavoro, invece, abbiamo noleggiato un SUV che ci ha permesso di fare fuoristrada sulla cima di un ghiacciaio.
Dopo aver dipinto questo romantico quadretto, sarebbe giusto darvi una serie di consigli per realizzare al meglio il vostro viaggio on the road. Lo faremo nel prossimo post dedicato all’Islanda; per adesso cercate solo di immaginare voi, la vostra auto, e paesaggi che sembrano uscire direttamente da Il Signore degli Anelli. Lo so che siete già innamorati di questa Islanda.
Proseguite la lettura di Islanda On the Road leggendo il secondo articolo con i consigli tecnici (clicca qui).
Questo articolo fa parte della rubrica Arctic Lover.
2 Comments
Tu sai che io diventero’ un tuo stalker e che ti faro’ infinite domande sull’Islanda! È il viaggio che faro’ appena finita la laurea! Un sogno! Bel post!
Grazie mille Spezio!!! Non può che farci un sacco piacere ricevere mille domande sull’Islanda. Quando parliamo del Grande Nord, si illuminano gli occhi e il cuore. L’Islanda è una terra magnifica. Ogni viaggio diventa una fiaba, dal primo all’ultimo chilometro. Comunque seguici sul blog che verranno presto altri articoli al riguardo. :)