I ruin pub a Budapest sono un must per chi per la prima volta visita la capitale ungherese. Atmosfere informali e creative in questi pub in rovina che da circa dieci anni dominano la scena notturna di Pèst, la parte più moderna della città. Ma che cosa sono i ruin pub? Dove si trovano i migliori pub in rovina di Budapest? Ecco una mini guida sui ruin bar della capitale ungherese!
I ruin pub a Budapest: cosa sono e dove trovarli
Che cosa sono i ruin pub di Budapest
Il nome “ruin bar”, che significa bar in rovina, è assolutamente evocativo e rimanda al fatto che questi locali son stati nati a partire da edifici dismessi nella zona dell’antico quartiere ebraico, decadente in seguito alla Seconda Guerra Mondiale.
L’origine di questi locali, che oggi sono delle vere e proprie istituzioni a Budapest, si ha nell’occupazione, talvolta ai limiti della legalità, di edifici perlopiù abbandonati e diroccati con lo scopo di creare luoghi di incontro tra le persone, soprattutto durante la stagione estiva. Ma c’è in realtà molto di più. Non si crea qualcosa di nuovo, ma si lavora ad una vera e propria opera di restaurazione, che include spesso anche la messa in sicurezza del luogo, attraverso materiali di recupero. Il primo ruin bar della storia budapestina è il Szimpla Kert, nato nel 2001 dall’iniziativa di un gruppo di ragazzi e che ha lanciato un nuovo modello di “pub”.
Una trentina di eclettici locali, “romkocsma” in ungherese, popolano infatti le vie dietro la bellissima sinagoga ebraica, in un modo unico nel suo genere.
Dove cercare i ruin pub di Budapest: il quartiere ebraico a Pest
I pub in rovina della capitale ungherese si concentrano nell’area di Pest, la parte più vivace in cui si concentra la movida notturna, in particolar modo in quello che è il vecchio quartiere ebraico lungo Kazinczy utca. Si raggiunge comodamente a piedi , in una ventina di minuti, partendo da quello che è la zona più commerciale
L’area ha subito un gigantesco processo di trasformazione che in parte ha cancellato l’oblio che la caratterizzava da decenni, e il triste passato legato alla deportazione degli ebrei (era un ghetto vero e proprio).
Dall’esterno questi ruin pub passano inosservati, ma una volta entrati non si può fare a meno di restare a bocca aperta lasciandosi avvolgere da quella sensazione di “take it easy”. Il posto abbandonato è creativamente arredato con materiale recuperato dai mercatini delle pulci o rubato dalla soffitta della nonna, qualche murales e molti oggetti appesi. E in tutto questo c’è spazio anche per buchi nei muri e scritte sparse un po’ dappertutto.
Una mappa dei migliori ruin bar di Budapest
Tutto è cominciato circa quindici anni fa. Il Szimpla Kert è stato il primo ad aprire e ad oggi è il più conosciuto e frequentato, non solo dai turisti ma soprattutto dagli stessi budapestini. È stato aperto nel 2001 grazie alla genialità di quattro ragazzi e per i primi tre anni si è spostato da un edificio diroccato a un altro prima di trovare la sua location definitiva nel 2004. Nato con l’idea di convertire i resti di una fabbrica in un locale vagamente eclettico e insolito, appena entri ti ritrovi in un labirinto di stanze e stanzette, disposte su più livelli, accompagnate da un ampio giardino all’aperto. Un’atmosfera tra il moderno e il nostalgico: vecchi monitor, biciclette appese al soffitto, luci di Natale, una vecchia trabant trasformata in tavolo da picnic, e lampade dalle forme assurde.
L‘Instant, situato in via Nagymező, è il più grande ruin pub della città con 23 sale e due edifici. Tanti tanti banconi, più aree per ballare con musica diversa e spazi di relax come cortili e giardinetti. Anche qui uno stile strampalato e decisamente indefinibile. Il suo percorso comincia nel 2008 e vede una sorta di ulteriore evoluzione nel panorama dei pub in rovina di Budapest. L’Instant infatti si ridisegna e si rinnova con una particolare attenzione alla scena musicale underground e agli eventi culturali. Nel 2017 però il proprietario dell’immobile decide di costruire un hotel e l’Instant deve così spostare i suoi locali e il suo ecclettismo altrove. Ecco che qui nasce un’altra storia: l’Instant infatti si unisce al Fogas Ház, un altro ruin pub. Il risultato sono 1200 metri quadrati di musica, divertimento e occasioni per socializzare.
Un altro ruin pub che vale la pena citare è il Mazel Tov, diverso dagli altri per uno stile più curato e raffinato e per la scelta di una cucina che profuma di Medio Oriente. Si tratta di qualcosa a metà tra un pub e un vero e proprio ristorante, collocato in Akácfa Street, accanto al Fogas. Qui la cucina non è del tutto kosher, ma c’è una grande offerta di hummus, falafel, couscous, e sono molti i piatti vegetariani e vegani serviti. L’ambiente è stato studiato ad hoc e manca un po’ della decadenza rivisitata tipica dei classici pub in rovina. Bisogna però dire che la voglia di socializzare e l’atmosfera serena sono invece le stesse.

Instant
Cosa puoi fare in un ruin bar?
Assaggiare piatti tipici come il goulash, bere un buon bicchiere di Tokaji (ne abbiamo parlato QUI), testare il tuo coraggio con uno shottino di Pálinka o andare in cerca di locals da interrogare sulla vita di Budapest. Ma non pensare che il tutto si esaurisca qui. Presso il Szimpla Kert, ad esempio, tutte le domeniche dalle 9 alle 12 viene organizzato il Farmer’s Market, con tanti prodotti freschi e locali, e ogni secondo sabato del mese si svolge il mercatino delle biciclette.
Poi ci sono concerti e festival di musica. E per accontentare tutti si può anche ballare e tirare giù fino al mattino. Diciamo che i ruin bar sono davvero “the place to be” durante un viaggio a Budapest.
Questi ambienti sono evidentemente spazi privilegiati per socializzare, ed è anche per questo che sono molto cari ai giovani della città di Budapest. Negli ultimi anni il quartiere ebraico ha subito numerosi interventi urbanistici per la costruzione di aree residenziali destinate a un ceto abbiente. Tutto ciò ha messo in pericolo la vita dei ruin pub che, in un contesto elegante e borghese come quello previsto, poco hanno a che vedere. Così nel 2004 un comitato popolare chiamato “ÓVÁS!” ha protestato contro le demolizioni degli investitori.
I ruin bar resisteranno, visto che rappresentano la nuova identità del quartiere e che sono una grande attrattiva turistica. Senza ombra di dubbio tira aria di marketing. Ma a noi piacciono lo stesso. Dopo una fredda giornata camminando tra Buda e Pest non c’è niente di meglio che nascondersi dentro quelle quattro mura decrepite, sedersi a un tavolino gustando un piatto di goulash e sfidare la propria compagna di viaggio a bere la Pálinka. Per la cronaca io ho perso, Gianna ha vinto. La Pálinka ungherese non fa per me.
Quindi prenotate un volo low-cost Ryanair diretto per Budapest, controllate questa lista dei migliori ruin bars della capitale, e decidete in quale volete sfidarvi a colpi di Pálinka.
Alcune foto sono tratte dalla pagina Facebook del Szimpla Kert
2 Comments
Non vedo l’ora di andare!
Io adoro i posticini ricavati da ex edifici dismessi!
Sento l’odore di storie passate :
Ciao Claudia! Credo che tu debba assolutamente andare e provare molte delle attività realizzate all’interno dei Ruin Bar. La storia del quartiere ebraico è molto interessante e questi ruin bar stanno decisamente donando un piglio moderno e vitale.