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Intervista a Randanneurs: Ciclo-viaggio all’avventura

12/03/2014

Da qualche tempo io e il mio compagno di viaggi Nicola ci siamo appassionati al pedalare. Cercando su internet abbiamo scovato Randanneurs, un gruppo di ragazzi che hanno intrapreso un viaggio in bicicletta di 950 km, percorrendo l’Italia dall’Emilia Romagna alle PuglieNon ci siamo fatti scappare l’occasione di intervistarli per saperne di più.

randanneurs 01Appena si apre il vostro profilo Facebook si legge la frase “sdoganare i babbi sui bici belle per moda“: nasce da qui l’idea di Randanneurs? Chi, che cosa, come, dove, quando e perché?
Randanneurs parte dall’idea di un viaggio, il tutto documentato e spinto sui social più conosciuti quasi in diretta. Per quanto riguarda “I BABBI SUI BICI BELLE” sappiamo (e sapete) tutti chi sono: sulla sella per tendenza ma di loro ben pochi ne sanno davvero…e si vede…

950 km percorsi dall’Emilia Romagna alle Puglie: perché avete scelto proprio questo itinerario? Motivi tecnici, culturali, artistici, paesaggistici o altro ancora?
Abbiamo scelto Bologna come punto di partenza perché se fossimo partiti da Milano avremmo dovuto percorrere la via Emilia, che non è di certo una strada bike-friendly e non offre un bel paesaggio. Abbiamo scelto Leuca come meta perché più in fondo non si poteva andare, per la Gloria.  Le tappe, e di conseguenza tutti i luoghi dove siamo passati, sono state scelte in maniera abbastanza casuale, seguendo uno schema di chilometraggio giornaliero. Il risultato si è rivelato inaspettatamente positivo.

Tantissimi kilometri percorsi in 10 giorni su una bici a scatto fisso (di cui due brakeless)  e con bagagli a carico. Ci chiedevamo come vi siete preparati fisicamente a questa avventura?
Non ci siamo preparati! LOL!

randanneurs 03Qualche piccolo dettaglio tecnico sulle biciclette: rapporti utilizzati (specialmente delle fisse), tipo di telaio e pedali. I telai del Team erano:
– due biciclette da corsa, di cui una con il telaio in alluminio, Battaglin, e una Legnano in acciaio;
– otto scatto fisso: sei in acciaio (due telai Iride Pioppo 2013, un telaio Rossignoli, un telaio Ciclistica, un telaio Sardi Cicli e un telaio Colnago Mexico) e due in alluminio (un Cinelli Mash ed un Dodici Gara).

Il rapporto scelto in media è stato 46-16, anche per le bici brakeless. Quelli senza freni sono scesi giù dai monti senza la speranza di arrivare alla fine ancora con il culo sulla sella. Quasi tutti siamo partiti con i pedali a sgancio rapido SPD e pochi hanno scelto di tenere gli straps o le gabbiette.

Deus: come siete entrati in contatto con questo sponsor?
Siamo entrati in contatto con uno zione di Deus e dopo avergli raccontato il nostro progetto ha detto: “No ma ragazzi, questa è una figaata.

randanneurs 04Negli ultimi anni il viaggio in bicicletta sta diventando sempre più di tendenza: quali sono i pro e i contro? È necessaria una preparazione fisica/mentale?
Non è necessaria una preparazione particolare, rimane il fatto che se uno decide di partire con la scatto fisso deve avere una padronanza del mezzo non indifferente. Il vantaggio principale è quello che la meta te la guadagni a pieno con le tue sole forze, mentre gli svantaggi sono la fatica, il sole e, per noi con la scatto fisso, le salite e le discese.

Al di là degli eventuali sponsor, riuscite a quantificare i costi per chi intende affrontare un ciclo-viaggio?
Dipende molto dal tragitto, chiaramente se si alloggia in campeggio e si mangia al supermercato come abbiamo fatto noi, il risparmio è netto.

Quale sarà la prossima Randa-ciclo avventura?
Top secret!

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Randanneurs 05

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