Le terme in Islanda sono un’esperienza da non perdere. Non puoi dire di esservi stato, se non ti sei mai immerso in una delle moltissime sorgenti termali naturali. Sull’isola del ghiaccio e del fuoco ce ne sono a bizzeffe, sparse su tutta la superficie e di diversa tipologia, grazie a quell’attività geotermica che la caratterizza. In alcune l’acqua è bollente, mentre in altre la temperatura è tale da permettere l’immersione. Terme in Islanda? Sì, grazie. Difatti non c’è cosa più gradita di tuffarsi in una sorgente termale naturale mentre si è circondati dalla meravigliosa natura islandese.
La scelta è infinita e, spulciando il sito hotpoticeland, ne troverai una che fa senz’altro al caso tuo. Una delle prime cose che ho avuto modo di vedere durante il mio viaggio in Islanda, è l’area geotermica di Reykjadalur, a breve distanza dalla capitale. Posso definirla una piacevole escursione di mezza giornata tra paesaggi naturali, trekking, cascate, geotermia e sorgenti naturali. Prendiamola come una sorta di antipasto di quello che l’Islanda offre, comoda sopratutto per chi non ha molti giorni a disposizione e non riesce a raggiungere zone più lontane o remote.
Terme in Islanda: La sorgente termale di Reykjadalur
Hveragerdi, una città “termale”
Hveragerdi è una piccola cittadina del sud-ovest, a circa 45 chilometri dalla capitale Reykjavik, che sorge su un campo di lava di 5000 anni. Ecco perché si vedono sbuffi di vapore salire su dal terreno. Pensa che il terremoto del 2008, che colpì la zona sud dell’Islanda, portò alla luce un’altra sorgente termale naturale collocata sulla collina alle spalle di Hveragerdi.
La presenza di sorgenti geotermali è stata la chiave di svolta per l’economia della zona, così da trasformare un piccolo paese di pochi abitanti in una vivace e attiva cittadina con 2500 residenti. Sempre più islandesi hanno deciso di trasferirsi in quello che alcuni poeti hanno definito come “il miglior posto al mondo”. La comunità di Hveragerdi si è attrezzata per sfruttare il più possibile, anche in modo creativo, il tesoro geotermale a disposizione. La prima attività economica è quella delle serre, infatti qui dal 1920 si sfrutta l’energia geotermica per produrre fiori, piante e verdure (perfino banane e papaya). Le terme in Islanda hanno un risvolto economico decisamente interessante. C’è poi una grande piscina all’aperto riscaldata grazie alle sorgenti termali naturali e una spa in cui è possibile provare bagni nel fango e altri trattamenti benessere.
Ma Hveragerdi non è solo terme. Intorno il paesaggio naturale è meraviglioso, e sono moltissimi i sentieri percorribili che partono direttamente dalla città e permettono di godere di piscine naturali e fiumi caldi dove fare il bagno lungo il percorso.
Raggiungere Hveragerdi è molto semplice dato che si trova lungo la strada principale N1 ed è connessa alla capitale grazie al bus n° 51 in partenza dal bus terminal Mjodd.

Terme in Islanda: Reykjadalur e il fiume caldo
A breve distanza da Hveragerdi esiste un’area termale naturale chiamata Reykjadalur, letteralmente “valle di vapore”.
Il percorso consiste in un breve trekking di circa 3,3 chilometri (solo andata) che non presenta particolari difficoltà tecniche ma che si svolge su un terreno sconnesso e a tratti in salita. Si impiegano circa 45 minuti/un’ora per giungere al fiume caldo, quindi conta più o meno tre ore totali per questa escursione.
Il trekking non sarebbe particolarmente difficoltoso, ma occorre comunque prestare attenzione ed essere un minimo preparati. Si parte con una leggere salita, giusto per fare subito un po’ di selezione naturale, e si prosegue su un percorso ben segnalato che offre una panoramica su incredibili paesaggi lunari. Alcuni tratti sono molto scivolosi e, se ha piovuto da poco o sta piovendo, si incontrano anche zone fangose.
Io e il mio gruppo abbiamo affrontato questo trekking in una giornata piovosissima, una di quelle in cui la pioggia cade a vento come non ci fosse un domani, ma ci siamo comunque divertiti, perfino quando siamo entrati in una pozza di fango fino alle ginocchia. In fondo era l’unico modo per poter proseguire. La difficoltà più grande è il doversi fermare in continuazione per scattare fotografie. L’Islanda ti lascia sempre a bocca aperta, e così non puoi fare a meno di tenere la fotocamera in mano, anche se diluvia e rischi di cadere a ogni passo.
Dopo circa quaranta minuti di camminata, si intravedono delle pozze d’acqua. Alcune di queste sono bollenti ed è quindi vietato immergere anche solo un dito della mano. Sarà per questo che ci sono cartelli molto chiari che indicano il pericolo. Il tratto balneabile del fiume è un po’ più avanti ed è segnalato da una passerella di legno sulle sponde del fiume (novità recente visto che nel 2014 non c’era).
Arrivato a questo punto, devi solo spogliarti e immergerti nel fiume. Non ci sono spogliatoi o camerini, visto che è un’esperienza totalmente “wild”. Lasciati andare alla natura e goditi il paesaggio, sempre con rispetto e cura nei confronti dell’ambiente che ti circonda. La sensazione che si prova è difficile da dimenticare. Tu immerso nella vastità della natura islandese.
Consigli “termali”
Assolutamente d’obbligo un paio di scarponcini da trekking e un abbigliamento comodo per affrontare la camminata. Non dimenticare ovviamente il costume da bagno, qualche snack e abbastanza acqua o succhi di frutta per riprendere le energie dopo esserti rilassato nell’acqua calda. Infine un asciugamano per poter tornare indietro senza sembrare un pulcino bagnato.
Questa area termale è divenuta in tempi recenti molto popolare e sono frequenti gruppi di turisti che si recano qui attraverso escursioni organizzate. Non è certamente una sorgente termale di nicchia, essendo facilmente raggiungibile dalla capitale e accessibile senza difficoltà. D’estate è molto affollata, così mi sembra di aver capito leggendo qualche commento sul web. Io sono stata a Reykjadalur nel mese di Ottobre, un periodo di bassa stagione che permette di vivere con serenità l’Islanda. Per questo motivo, durante la mia sosta in questa sorgente termale, avrò incrociato al massimo 3/4 persone. Puro godimento.
Il tema delle terme in Islanda è ovviamente molto ampio e meriterebbe di essere approfondito maggiormente. L’esperienza termale è assolutamente un must per poter vivere in modo autentico questa terra. Il consiglio è quello di pianificare l’itinerario e successivamente verificare la possibilità di qualche piacevole sosta termale. Se stai cominciando a organizzare il tuo viaggio in Islanda, dai un’occhiata anche agli altri articoli che abbiamo scritto.
1 Comment
https://www.facebook.com/HotspringsACQUECALDE/photos/a.506745530065940/506766503397176/?type=3&theater