Islanda

Viaggio in Islanda ai tempi del Covid: tutte le procedure e gli aggiornamenti

01/07/2020
Islanda Viaggio

Un viaggio in Islanda ai tempi del Covid? Possibile! L’isola ha riaperto i confini al turismo internazionale a partire dal 15 giugno 2020, attuando una serie di misure per evitare il diffondersi del corona virus e poter viaggiare in sicurezza.

La situazione è in costante cambiamento a seconda dell’andamento della pandemia. Probabilmente non sempre riuscirò ad aggiornare sul momento, e quindi vi consiglio quindi di controllare i siti istituzionali.

Ultimo aggiornamento – misure in vigore fino al 15 giugno 2021

Le misure sono aggiornate di frequente e quest’ultime rimarranno in vigore fino al 15 giugno, quando saranno previsti progressivi allentamenti. Le nazioni sono inserite sulla base del tasso di contagi in una serie di liste, ognuna con diverse procedure da seguire e misure d’ingresso ad hoc. Mi limiterò a trattare la situazione italiana che ad oggi è in miglioramento, difatti il nostro paese non è inserito nella lista delle aree ad alto rischio, quelle per cui sono previste regole più rigide. Ma vi consiglio di tenere in considerazione l’eventuale possibilità di rientrare in una di queste e predisporre un piano b.

Qui trovate le liste menzionate, che verrano nuovamente aggiornate il 1 giugno 2021 – Liste aree ad alto rischio Islanda.

Spoiler: Le istituzioni islandesi hanno annunciato che dal 1 giugno si avranno i primi allentamenti, soprattutto per ciò che riguarda le aree indicate ad alto rischio, e non è questo il caso dell’Italia ad oggi. In poche parole, sarà nuovamente possibile entrare in Islanda per motivi di turismo anche per chi proviene da queste zone (al momento erano vietati viaggi per motivi non essenziali) e la quarantena potrà svolgersi ove si preferisce e non obbligatoriamente negli hotel preposti dal governo islandese. Leggi qui la fonte della notizia

Viaggiare in Islanda dall’Italia – la procedura

Per chi proviene dall’Italia, al momento, questo è l’iter da seguire:

Pre-registrazione sul sito da farsi almeno 72 ore prima dell’arrivo;

Un tampone molecolare eseguito massimo 72 ore prima dell’arrivo in Islanda da esibire in aeroporto con conseguente certificato che ne attesti l’esito negativo. Deve ovviamente essere tradotto in lingua inglese, dunque chiederlo preventivamente al laboratorio presso cui pensate di effettuarlo. Non sono validi i tamponi rapidi;

Un primo tampone gratuito all’ingresso in Islanda + una quarantena di 5/6 giorni in una struttura adeguata (essenzialmente munita di servizi igienici privati) + un secondo tampone gratuito il 5 giorno di permanenza;

Chi è esente da tali misure? Sono esenti coloro che hanno già contratto la malattia, hanno completato il ciclo vaccinale o possono dimostrare la presenza di anticorpi con uno specifico test sierologico.

Fotografia di Ottavio Giannella

Attenzione! Le nuove misure di gestione degli ingressi prevedono alcune novità importanti. Tali misure saranno valide dal 1 aprile per un mese. Per coloro in arrivo da zone ad alta incidenza, evidenziate nella mappa del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattia in colore rosso scuro e grigio, il periodo di quarantena sarà obbligatoriamente svolto in una struttura preposta dal governo islandese, dunque non si potrà scegliere dove farla. Non ci sono ancora informazioni dettagliate su questa modalità.  

Viaggiare in Islanda per chi è vaccinato, ha già contratto il virus o ha un certificato di presenza anticorpi

Per i viaggiatori che appartengono a una delle categorie sottostanti non è necessario esibire un test PCR in fase di imbarco (a meno che non facciano scalo in un paese che lo richieda) e neppure sottostare ai 5 giorni di quarantena. Verranno solo sottoposti al tampone una volta arrivati in Islanda e dovranno attendere in quarantena l’esito dello stesso. Dal 1 luglio dovrebbe entrare in vigore il Green Pass che permetterà di avere il certificato vaccinale in formato digitale sulla app Io. Ma fino a quel momento, sarà necessario produrre una documentazione per attestare la propria condizione, come descritto nei successivi paragrafi.

Chi sono i viaggiatori che possono entrare in Islanda senza sottostare a tutto l’iter di misure restrittive?

Chi ha contratto il Covid-19 e può dimostrarlo con il certificato di un test PCR o presenza anticorpi con test ELISA, EIA, ECLIA, ELFA, CMIA, CLIA, CLMIA rilasciato da una nazione dell’Area Economica Europea. Il test PCR deve essere svolto almeno 14 giorni prima. Invece il documento che attesta la presenza di anticorpi, prevede che siano indicati gli anticorpi IgG, e non solo gli IgM. Qui una guida del governo islandese con le informazioni dettagliate sul certificato che attesta di aver già contratto la malattia (in lingua inglese).

Chi è in possesso di certificazione medica (in lingua islandese, danese, norvegese, svedese o inglese) che attesti la presenza di anticorpi al SARS-CoV-2 con test ELISA, EIA, ECLIA, ELFA, CMIA, CLIA, CLMIA (deve evidenziare la quantità di anticorpi).

Chi ha completato la vaccinazione anti Covid-19 con uno dei vaccini approvati dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), ossia Pfizer BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Janssen, e sia in possesso di un valido certificato che lo attesti. Il documento deve essere in lingua islandese, danese, norvegese, svedese, inglese o francese o tradotto in una di queste lingue. Al momento ho compreso che ci sono due opzioni diverse: far tradurre il certificato vaccinale ad un traduttore certificato oppure far redarre una certificazione in lingua inglese da un medico, un laboratorio o un’azienda sanitaria con timbro e firma, allegando poi anche l’originale in italiano. Sono accettati anche i certificati emessi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (the International Certificate of Vaccination or the Carte Jaune/Yellow Card).

Qui trovi tutte le informazioni su come deve essere redatto il certificato vaccinale da presentare all’arrivo in Islanda. Presto spero di potervi consigliare alcuni servizi dedicata alla traduzione e certificazione che ho avuto modo di testare in prima persona.

* Al momento, occorre comunque sottoporsi a un tampone in arrivo all’aeroporto e successivamente osservare una breve quarantena in una struttura adeguata in attesa dell’esito dello stesso.

Viaggiare in Islanda ai tempi del Covid: cosa fare prima della partenza

Prima della partenza, si deve effettuare una pre-registrazione sul sito dedicato ww.covid.is fornendo una serie di informazioni e dichiarando il proprio stato di salute. Si indicherà la propria situazione e si sceglierà una delle due procedure previste, la quarantena di 5 giorni o la presentazione di certificato vaccinale/sierologico. Nello specifico, vengono indicate le seguenti opzioni: quarantena completa (15 giorni), test PCR e quarantena breve, certificato di vaccinazione o presenza anticorpi.

Il presente modulo va inoltrato almeno 72 ore prima dell’arrivo. In conclusione, verrà fornito un riepilogo dell’avvenuta registrazione e un codice a barre da presentare una volta arrivati all’aeroporto di Keflavik in fase di controlli, in versione cartacea o digitale.

Siete inoltre invitati a scaricare la app Rakning C-19, utile per facilitare il monitoraggio del contagio. Una volta scaricata sullo smartphone, potrete registrare facilmente inserendo il recapito telefonico che sarà inserito nel database di Sensa, società di servizi di proprietà della principale società di telecomunicazioni islandese. Una volta fornito il consenso alla app per accedere alla posizione gps, su cui si basa il funzionamento di questo sistema, il gioco è fatto.

Arrivati in Islanda

L’ingresso in Islanda, arrivando all’aeroporto di Keflavik o al porto di porto di Seyðisfjörður, è consentito ai viaggiatori internazionali scegliendo una delle due seguenti modalità: sottoporsi all’arrivo a un tampone (più quarantena di 5/6 giorni e secondo tampone al quinto giorno a partire dal 19 agosto 2020) oppure restare in quarantena per 15 giorni, ad eccezione di coloro che che hanno già contratto la malattia, hanno completato il ciclo vaccinale o possono dimostrare la presenza di anticorpi con uno specifico test sierologico.

Come si svolge il tampone in Islanda

I test sono disponibili arrivando all’aeroporto di Keflavik o al porto Seydisfjordur (per chi dovesse arrivare con la Smyril Line), dopo aver superato alcuni controlli di routine, in cui esibirete il famoso barcode ricevuto durante la fase di pre-registrazione. Per altri aeroporti internazionali come Reykjavik, Akureyri, Egilsstadir o altri porti, i test sono erogati presso strutture sanitarie locali. I due tamponi sono ad oggi gratuiti.

Dopo il primo tampone, occorre raggiungere la struttura scelta per alloggiare ed effettuare il periodo di quarantena previsto. Occorre seguire alla lettera le indicazioni fornite dal governo islandese, attendendo l’esito del primo test e stando in isolamento. Al momento, anche chi è esente dalla quarantena di 5 giorni deve comunque osservare un periodo di isolamento in attesa dell’esito del primo tampone. Specifico che ci si può comunque recare al banco degli autonoleggi per noleggiare l’auto e successivamente spostarsi dove previsto.

I risultati sono disponibili entro 24 ore dal test, solitamente arriva in tarda serata. Se non si riceve niente nelle successive 24 ore ci si può ritenere negativi e quindi liberi. Si riceve l’esito tramite sms o la app dedicata. In caso di test positivo, arriva una chiamata al numero telefonico fornito. Se non si dovesse ricevere l’esito entro le 24 ore, si può scrivere una mail a testc19@landlaeknir.is.

La quarantena di 5 giorni e il secondo tampone

* Ricordo che sono esenti da quarantena i viaggiatori che hanno contratto il Covid e sono guariti, hanno completato il ciclo vaccinale o possono dimostrare la presenza di anticorpi previa esibizione di relativa documentazione.

Tra il primo e il secondo tampone, effettuato il quinto giorno, occorre stare in quarantena, evitando ogni contatto, presso la struttura che si è indicata in fase di pre-registrazione. Non si potranno utilizzare servizi igienici o spazi in comune, anche all’aperto come cortili. Si potranno effettuare brevi spostamenti nella propria auto, senza però uscire dal comune della struttura in cui si risiede. Non sono possibili viaggi di piacere in luoghi turistici, soprattutto se affollati. Si possono effettuare passeggiate nelle vicinanze dell’alloggio, sempre mantenendo la distanza di due metri. Non è permesso l’utilizzo del trasporto pubblico e non ci si può recare presso supermercati e negozi per fare acquisti. Ci si può far recapitare la spesa solo a domicilio.

I giorni di quarantena si calcolano dal giorno successivo a quello in cui eseguite il tampone. Quindi il giorno d’arrivo non va computato appunto nei 5 giorni di isolamento previsti. Il quarto giorno, in serata, arriverà una mail con l’appuntamento per il secondo tampone che avverrà il giorno successivo. Sarà indicato il luogo e l’orario e sarà fornito un codice a barre da mostrare in loco. Se non vi dovesse arrivare, farà comunque fede la ricezione della mail.

Dove fare la quarantena in Islanda? Qualche consiglio

A questo link troverete le strutture, registrate sul sito dell’Ente del Turismo Islandese, che sono certificate per ospitare i turisti durante l’obbligatorio periodo di quarantena, quindi in grado di soddisfare tutti i requisiti richiesti dalle autorità governative.

Essenzialmente è sufficiente che non si dividano spazi in comune con altri viaggiatori, quindi occorre avere servizi igienici privati. Potete anche scegliere strutture ricettive non presenti nell’elenco sopra menzionato, in tal caso consiglio di scrivere per accertarsi che posseggano tutti i requisiti e informarsi sull’eventuale servizio delivery dei pasti o della spesa. Valutate la possibilità di un appartamento o un cottage con cucina, così da prepararsi pranzo e cena autonomamente.

Nella scelta dell’alloggio valutate anche la distanza dai centri presso cui sarà possibile effettuare il secondo test, verificandone gli orari di apertura, soprattutto per chi dovrà farlo nel weekend. Alcuni infatti potrebbero essere chiusi e dovrete spostarvi in quello più vicino, che però potrebbe essere distante da dove state passando la quarantena. Personalmente, rimarrei vicina a un centro più grande o nell’area della capitale/Reykjanes.

Qui trovi una selezione di strutture nella zona di Reykjanes, quella dell’ultima eruzione vulcanica;

Qui trovi una selezione di strutture nella nella capitale e nei suoi dintorni;

Qui trovi una selezione di strutture nella zona del Circolo d’Oro;

Qui invece i miei consigli su dove dormire in Islanda.

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Cosa succede se il mio test risulta positivo?

In caso di test con esito positivo, dopo la telefonata che vi informa, sarete sottoposti ancora ad altri test per confermare la presenza del virus o meno. In tal caso, scatterà l’isolamento. Provvederanno gratuitamente a fornire un alloggio presso strutture sanitarie pubbliche, qualora non si avesse alcuna dimora in Islanda.

Cosa succede se il mio test è negativo o se invece sono entrato in contatto con qualcuno affetto da coronavirus durante il viaggio di andata?

Il test negativo dà la possibilità di viaggiare in Islanda, ma non esclude che si possa essere richiamati successivamente per ulteriori accertamenti nel caso di contatto con accertati casi di coronavirus durante il trasferimento sull’isola, ad esempio in aereo.

Se si è stati in contatto entro due metri distanza e per più di 15 minuti con un individuo infetto, oppure nel raggio di due file di distanza in aereo, può scattare l’obbligo di quarantena per quindici giorni.

App Rakning C-19

L’app in questione, disponibile in diverse lingua ma non l’italiano, funziona tramite geolocalizzazione. Una volta installata sul proprio cellulare, e dato il consenso all’utilizzo del GPS, viene rilevata la posizione geografica, poi inserita in un elenco di luoghi memorizzati sul dispositivo. I dati in questione sono conservati per due settimane, il periodo di incubazione del virus.

Qualora dopo un tampone si dovesse risultare positivi, arriverà una richiesta sulla app per condividere l’elenco delle posizioni registrate nei 14 giorni precedenti. Per farlo, basterà inserire i dati di un documento d’identità. In questo modo, le autorità potranno verificare eventuali contatti avuti e tracciare il diffondersi del virus.

Dopo la sua uscita, l’app Rakning C-19 è stata scaricata da quasi il 40% degli islandesi divenendo così una delle app per il contact tracing più utilizzata al mondo in rapporto alla popolazione. A differenza di Immuni, funziona con il GPS e non il bluetooth.

Maggiori informazioni su suo funzionamento si trovano sul sito dedicato a Rakning C-19.

Viaggiare con un’assicurazione sanitaria

Mai come in questo periodo è essenziale viaggiare all’estero con un’assicurazione sanitaria che possa coprire eventuali spese mediche da sostenere. Era consigliato prima della pandemia, e lo è ancora di più adesso. Sull’argomento ho scritto un articolo che spiega per filo e per segno tutto, una piccola guida all’acquisto di un’assicurazione di viaggio. La polizza Hey Mondo include e rimborsa eventuali spese mediche per infezione da Covid-19, test PCR effettuato durante il viaggio, costi sostenuti per l’estensione del soggiorno per quarantena medica o cancellazione per aver contratto il virus prima del viaggio, malattia o morte del viaggiatore o di un familiare e infine trasferimento medico e rimpatrio, se il rientro in patria fosse impossibile per condizioni di salute.

Cliccando su questo link potrai elaborare il preventivo per la tua polizza, verificare i dettagli come da me suggerito e acquistare la migliore assicurazione di viaggio online con uno sconto del 10%.

Viaggiare in Islanda ai tempi del Covid
Fotografia di Ottavio Giannella

Siti utili per viaggiare in Islanda ai tempi del Covid

Ecco una lista di siti utili dove trovare informazioni sull’ingresso in Islanda. Consiglio sempre di fare riferimento ai siti istituzionali per evitare indicazioni non corrette. In merito alle notizie della stampa, sempre meglio attendere che siano verificate e convalidate dalle istituzioni.

Il sito dell’Ambasciata italiana a Oslo con relativa sezione dedicata all’Islanda e alle misure adottate

Sito ufficiale che monitora la situazione Covid in Islanda e fornisce anche statistiche e dati (aggiornato ogni giorno alle ore 11)

Sito ufficiale che fornisce tutte le notizie, informazioni e perfino dati giornalieri sui controlli agli accessi (per ogni giorno vengono indicati il numero di tamponi effettuati agli accessi e i casi positivi rilevati).

Dettagli sul certificato vaccinale per entrare in Islanda

Dettagli sul certificato che attesta di aver già contratto la malattia

Istruzioni dettagliate sulla quarantena

Qualora durante il viaggio si dovessero verificare sintomi influenzali è consigliato mettersi in contatto con il numero preposto +354 544 4113 prima di recarsi presso un qualsiasi presidio ospedaliero o clinica privata.


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3 Comments

  • Reply Massimo 09/08/2020 at 20:15

    Ciao Francesca.
    Se prenoto per il 23 24 25 Settembre 2020 rimane comunque l’obbligo del tampone?
    Per soli 3 giorni?
    Avevo letto sul loro sito che per periodi sotto i 10 giorni non era necessario farlo.
    Potresti delucidarmi?
    Grazie e cordiali saluti.
    Massimo

    • Reply Spiccando il Volo Travel Blog 19/08/2020 at 11:50

      Buongiorno,
      dal 19 agosto in poi chiunque si rechi in Islanda potrà fare ingresso seguendo l’iter di un primo tampone, quarantena di 5 giorni e secondo tampone a prescindere da qualsiasi durata del soggiorno.

      Saluti

      Francesca M.

  • Reply Stefano 05/09/2020 at 01:53

    Salve. Se uno desiderasse acquistare casa o rilevare una fattoria preesistente, può superare i canonici 90 giorni di soggiorno? Se sì attraverso quale permesso. Grazie.

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