Ogni viaggio che faccio, breve o lungo che sia, comprende sempre una sosta per annusare qualche libro e ampliare la sezione viaggi della libreria di casa. A inizio Settembre sono stata per la prima volta a Venezia (era effettivamente una grande mancanza) e, prima di partire, ho googlato la frase “libreria venezia” per scoprire che una delle più belle librerie del mondo si trova proprio lì, in un vicolo poco affollato vicino a Piazza San Marco e affacciata su uno dei tanti canali che caratterizza la città. Non ci si arriva con la tipica “gondoeta” ma lo si potrebbe fare tranquillamente. Si chiama “Acqua Alta” ed è un posto stupefacente e insolito per la sua storia, il proprietario, la forma e i contenuti.
La libreria nasce nel 2004 dall’idea di Luigi Frizzo, vicentino di origine ma veneziano d’adozione, che con la sua creatività e genialità, forse frutto di una vita spesa a viaggiare per il mondo, riesce a raccontare Venezia in un modo unico e autentico. La città potrebbe infatti dirsi racchiusa in questo microcosmo fatto di libri, strani arredi, gatti e ovviamente acqua alta. Avete capito benissimo. Per salvaguardare i moltissimi volumi dall’acqua che entra via via nel negozio, non ci sono mensole o scaffali, bensì gondole, canoe, barchette e vasche. Non esiste neppure un catalogo digitale per scovare più facilmente il libro desiderato, ma vi potrete comunque affidare al gentilissimo Luigi che probabilmente conosce a memoria la collocazione di molte opere.
Oltre a essere un eclettico libraio casanova, il signor Frizzo è infatti una guida preziosa per coloro che si avventurano nel suo negozio. È sempre ben disposto a rispondere alle curiosità che uno ha da porre e, con un bel sorriso e un po’ di fierezza, indica a turisti e clienti quelle che lui definisce le chicche della libreria: una scala di libri, l’uscita di emergenza e la gondola.
La scala di libri è in realtà un originale marchingegno per permettere ai clienti di godersi la vista sui canali veneziani e sul palazzo in cui Hugo Pratt ambientò una delle storie di Corto Maltese. Ma come rivela Luigi in un’intervista, ciò che colpisce è la scala in sé piuttosto che il panorama. Vi assicuro che rimarrete a bocca aperta. Non preoccupatevi però perché per realizzarla non è stato maltrattato alcun libro. Si tratta solo di riciclo creativo visto che è composta da libri rovinati destinati al macero. Anche l’uscita di emergenza è uno scorcio da dieci e lode: una finestra sui canali con sedie e divanetto per poter osservare lo spettacolo della marea che sale o salutare le gondolette che passano.
Per orientarvi tra le alte file di libri, avrete a disposizione solo dei semplici cartelli scritti a mano. I titoli disponibili sono veramente tantissimi. Un sacco di volumi usati, antichi e decisamente introvabili che fanno la felicità di lettori pretenziosi, ma anche best-seller e versioni alquanto originali come il “Piccolo Principe” in dialetto veneto. Con un po’ di pazienza e un pizzico di fortuna potreste uscire con il libro che cercavate da tempo. E se non troverete niente di interessante, non preoccupatevi perché avrete pur sempre visitato una delle più belle librerie del mondo.
Vi starete chiedendo come una libreria del genere, totalmente estranea alle logiche del mercato editoriale, possa sopravvivere. La confusione regna, attrae e funziona alla grande visto che non c’è crisi per questo bookshop del tutto sopra le righe. Forse vi perderete nella sezione letteratura straniera, camminerete guardandovi intorno credendo di essere dentro a un labirinto di libri, oppure scatterete fotografie a raffica per non perdere neppure un angolo di questa assoluta rarità. Ad ogni modo questa sarà una Venezia che difficilmente dimenticherete, soprattutto se amate i libri come noi.
Questo volto più autentico e lontano dai classici stereotipi turistici della città lagunare può essere approfondito sul sito turistico ufficiale della città di Venezia nella sezione Detourism, dove sono illustrati itinerari alternativi per turisti sostenibili.
La libreria “Acqua Alta” si trova in Calle Lunga Santa Maria Formosa (come riferimento anche Sestiere Castello 5176/B) ed è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 20. Per saperne di più consultate la pagina Facebook.
9 Comments
Ciao Gogo, siamo felici che sia passata anche tu per la nostra meravigliosa città. A volte si fanno lunghi viaggi per vedere paesaggi esotici e ci si dimentica delle bellezze che ci stanno accanto.
La libreria è un must, un icona per i turisti che visitano la città, ma anche per i veneziani stessi…
Se vorrai tornare, speriamo a breve, nel nostro portalepotrai trovare tutte le informazioni che servono per visitare Venezia da veri veneziani :) a presto!
Ciao! Grazie mille per il suggerimento del portale. Sicuramente tornerò a Venezia per visitare anche le isolette coloratissime. Magari tra la primavera e l’estate!
[…] Fontes: Venezia.net / Smithsonian / http://www.spiccandoilvolo.com […]
Wow che meraviglia! Non la conoscevo, ma nella mia prossima gita a Venezia sarà una tappa obbligatoria! Grazie mille!
Ciao! Se tornassi a Venezia, sicuramente tornerei a visitarla. Una libreria così non l’avevo mai vista sinceramente.
[…] https://www.spiccandoilvolo.com/blog/2015/10/02/libreria-acqua-alta/ […]
[…] Per saperne di più vai QUI […]
potrebbe essere una libreria originale ( anche se non è difficile vedere una gondola a Venezia )
ma in realtà è una NON libreria ma una attrazione turistica.
Non è possibile comprare dei libri. Sono entrato e fermatomi a consultare dei libri da comprare sono stato letteralmente
sgridato dai commessi perchè bloccavo la fila di turisti e persone attirate come me da una pubblicità ingannevole solo
per curiosare e fare foto. Alla scala di libri è impossibile soffermarsi in quanto una persona molto sgradevole (forse il proprietario) dirige il traffico anzichè dare dei consigli sui libri. Ho riscontrato purtroppo esattamente il contrario della descrizione data dal vostro articolo. Peccato una libreria è un luogo diverso da quello che ho visitato.
Caro Marco,
purtroppo le cose cambiano nel corso del tempo. Visitai la libreria molti anni fa ed era tutt’altra situazione in effetti. Sono stata nuovamente questo gennaio e devo dire che ho riscontrato la stessa situazione che lei hai descritto. Aggiornerò l’articolo con una piccola nota. Mi spiace molto visto che lo considero un luogo veramente particolare. Sono un po’ amareggiata anche io, che amo tra l’altro moltissimo le librerie.